Questo governo vuole insediare le associazioni antiabortiste nei consultori.(con i soldi pubblici del PNRR)
La loro presenza,spacciata come supporto alle maternità in difficoltà, rappresenta l’ennesima violazione del diritto alla salute e all’autodeterminazione delle donne.
Antonietta Levo, candidata per SIC! Sinistra in comune
I consultori pubblici istituiti dalla legge 405/1975 grazie al movimento femminista, ,sono da molti anni sottoattacco , chiusi o ridotti a meri erogatori di prestazioni ambulatoriali.
La legge ne prevede 1 ogni 20mila abitanti.
Con la presenza dei pro-life nei consultori sara’ ancora piu difficile praticare l’aborto farmacologico come previsto dalla direttiva del 2020 .
Come abbiamo già affermato più volte dobbiamo invece rafforzare e migliorare i consultori come spazi LIBERI LAICI NON GIUDICANTI
Spazi per ACCOGLIERE, ASCOLTARE RISPETTARE
La presenza degli antiabortisti nei consultori sarebbe anche respingente verso tutte le soggettività lgbtqia.
Chiunque acceda ai consultori pubblici deve poter trovare professionisti preparati ad accogliere senza alcun pregiudizio.
La legge 194 ha certamente dei limiti ,ma non si deve permettere che all’interno del servizio sanitario ci siano ingerenze da parte di queste fantomatiche associazioni private, e da parte degli obiettori di coscienza.
Crediamo che un’ amministrazione comunale debba assumere tra i suoi compiti quello di OPPORSI A QUALUNQUE OSTACOLO che impedisca il benessere ,il diritto alla salute,la libertà di scelta delle donne e di tutte le libere soggettività.
CS. Sinistra in Comune.