Un inno al calcio di una volta, per ripercorrerne i momenti insieme a quanti ne hanno nostalgia e per raccontarlo a chi non l’ha vissuto.
Un particolarissimo ritratto della Milano tra gli anni Settanta e Novanta, fra qualche lacrima e tante risate sul tragicomico mestiere del tifoso.
Un libro sul calcio, anzi per essere più precisi: su uno dei suoi indimenticabili eroi, Franco Baresi, una delle ultime bandiere di uno sport e di un mondo che ora paiono ammainati definitivamente. Un romanzo? Forse. Ma anche un «libro di storia», il racconto del rapporto dapprima immaginario e poi, per un tratto di cammino, reale fra un figlio unico pentito e un «fratello maggiore» atterrato all’improvviso da un altro pianeta sul prato di San Siro e nella vita del protagonista. Una storia lunga oltre due decenni, cui fa da sfondo la Milano dalla fine degli anni Settanta alla metà degli anni Novanta, fra politica, musica, cinema e tanto, tantissimo pallone. Un inno al football di un tempo, per chi non c’era e per chi c’era e non potrà più vedere in campo l’uomo con indosso la maglia rossonera numero 6. Un libro nel quale, a dispetto di qualche lacrima, soprattutto si ride delle tante bizzarrie che contraddistinguono il difficile mestiere di tifoso.
Nato nel maggio 1968 a Milano, nel quartiere dello stadio di San Siro, Stefano Simonetta ha poi condotto un’esistenza palesemente influenzata dal momento storico e dal luogo in cui essa ha avuto inizio, nella quale militanza politica, impegno sociale e tifo calcistico si sono intrecciati, alla ricerca di un equilibrio precario. Oggi è docente universitario presso l’Università Statale e insegna filosofia nelle aule dell’ateneo e nelle carceri cittadine. Ma niente può impedirgli di trovarsi sugli spalti di San Siro ogni volta che gioca il suo Milan.
Casa Editrice: Edizioni Clichy