Il nuovo libro di giovane italo-tunisina Dimassi è stato pubblicato da le lucerne.
Cosa vuol dire, oggi, essere cittadini italiani? È necessario che il concetto di cittadinanza sia ancorato a dei valori? E quali sono il compito e i limiti della legge nel disciplinare un campo così delicato? Su questi temi si interrogano Insaf Dimassi, giovane studiosa italo-tunisina, e Antonio Salvati, magistrato, toccando tematiche scottanti di attualità, diritto e politica.
Lei è la voce di chi vive sulla propria pelle la dolorosa esperienza di essere cittadina di uno Stato che ancora non la riconosce; lui rappresenta le istanze del diritto e della sua logica formale e astratta. Insieme, intessono un dialogo lucido, aperto e appassionato sulla Legge 91/92 che regola la concessione della cittadinanza in Italia e sulla proposta, accanto e al di là dello ius sanguinis e dello ius soli, di uno ius culturae. Ne emerge un caleidoscopio di spunti, analisi, riflessioni e – perché no – anche domande aperte sul concetto di cittadinanza e di identità, sull’incontro tra culture diverse e le contraddizioni della legge, sul ruolo dell’educazione e la necessità di guardare la società con occhi nuovi. Tematiche quanto mai attuali, che invitano tutti noi a unirci a questo dialogo.
Insaf Dimassi, 23 anni, Dottoressa in scienze politiche e relazioni internazionali, da tanti anni attivista per i Diritti con focus sul Diritto di Cittadinanza, essendo lei stessa senza cittadinanza, nonostante sia arrivata in Italia all’età di 9 mesi. Dialoghi sul diritto di cittadinanza è il suo primo libro scritto a quattro mani insieme a Antonio Salvati.