Due sorelle uccise in Pakistan il padre è tra i sospetti principali, residente in Italia

Due sorelle uccise in Pakistan: il padre è tra i sospettati principali, residente in Italia

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Inchiesta Emilia Times: Il caso delle sorelle uccise in Pakistan, genitori sospettati.

Un dramma familiare sconvolge il villaggio di Noshera Virkan, nella provincia di Gujranwala, regione del Punjab, in Pakistan. Sania, 22 anni, e Aneela, 19 anni, due sorelle, sono state trovate morte nella loro abitazione il 19 maggio 2025. Emilia Times ha seguito con attenzione il caso, ricostruendo dettagli inquietanti grazie ai nostri contatti locali.

Sania 22 anni, e Aneela 19 anni
Sania 22 anni, e Aneela 19 anni

Zulfikar, padre delle vittime viveva in Italia da quasi 25 anni, insieme al suo figlio adottivo, (biologicamente figlio di suo fratello). Al momento, non sappiamo se l’uomo ha la cittadinanza italiana e in quale città vive in Italia. È tornato nel suo villaggio natale in Pakistan, appena due giorni prima del tragico episodio.

Secondo quanto dichiarato nel fascicolo investigativo n.25/967 (FIR), registrato presso il comando di polizia di Noshera Virkan e ottenuto in esclusiva da Emilia Times, Zulfikar e la moglie Kishwar Bibi avevano prelevato quella mattina circa 4.200 euro (12 lakh di rupie) dalla filiale locale della MCB Bank per spese legate alla costruzione di una nuova abitazione. Dopo aver lasciato i soldi in custodia alle figlie, la coppia era uscita nuovamente per acquistare materiale scolastico per Aneela. Verso le 11:00, preoccupati per la mancata risposta delle ragazze al telefono, i genitori avevano contattato il vicino di casa Najeeb Ullah per verificare la situazione. Quest’ultimo ha trovato le ragazze senza vita, colpite mortalmente da colpi di pistola, con la porta di casa spalancata.

Il giornalista AD Malik
Il reporter AD Malik all’interno dell’abitazione dove è avvenuto l’omicidio

In un video girato dal giornalista locale AD Malik il 20 maggio, dopo i funerali, Zulfikar dichiarava disperato di volere giustizia. Tuttavia, fin dall’inizio Emilia Times ha nutrito dubbi sulla versione ufficiale fornita dal padre.

Grazie al costante contatto con Malik, abbiamo saputo che nei giorni seguenti i genitori e il vicino di casa sono stati fermati e interrogati dalla polizia. Durante questi interrogatori, la madre Kishwar Bibi ha confessato l’omicidio delle figlie, dichiarando di aver agito mentre il marito era in bagno. Il movente sarebbe stato il matrimonio segreto della figlia maggiore Sania, del quale la madre era a conoscenza da due anni.

Un punto cruciale che necessita ulteriori chiarimenti è il motivo per cui l’omicidio è avvenuto proprio poco dopo l’arrivo del padre dall’Italia. Alcune voci suggeriscono che la tempistica potrebbe non essere casuale, insinuando che la madre potrebbe essersi assunta la responsabilità per proteggere il marito, permettendogli così di rimanere libero e gestire meglio le conseguenze legali.

Il padre Zulfikar
Il padre Zulfikar

La polizia ha smontato anche l’ipotesi della rapina: i soldi dichiarati rubati erano in realtà stati nascosti presso uno zio delle ragazze. Questa simulazione avrebbe dovuto distogliere l’attenzione da quello che ormai appare chiaramente come un delitto d’onore.

Attualmente, il fascicolo investigativo è stato trasferito alla polizia di Gujranwala al Crime Control Department (CCD) provinciale. Qui, gli inquirenti cercano la prova definitiva attraverso il recupero dell’arma e l’analisi delle impronte digitali per chiarire definitivamente il ruolo del padre.

Emilia Times continuerà a monitorare da vicino la vicenda, collaborando con i giornalisti locali e con le autorità di polizia, con l’obiettivo che emerga la verità e sia resa giustizia a Sania e Aneela. Resta tuttavia un interrogativo centrale e doloroso: se il movente riguardava solo la figlia maggiore Sania, perché anche Aneela è stata uccisa?

Al momento la polizia ha fermato cinque persone per ulteriori indagini. Di queste, oltre ai genitori e al vicino, l’identità di altre due persone resta sconosciuta. Non si esclude che una delle persone fermate sia il marito segreto di Sania. La situazione rimane fluida e complessa, ma la fiducia nel sistema giudiziario locale rimane l’unico appiglio nella speranza che la giustizia faccia presto il suo corso.

di Nadeem Chaudhry, Wajahat Abbas Kazmi, AD Malik.

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