NEW YORK – Zohran Mamdani, 33 anni, deputato statale del Queens e attivista democratico socialista, ha ufficialmente lanciato la sua candidatura a sindaco di New York. Se eletto, sarà il primo sindaco musulmano e sudasiatico nella storia della città.

Nato a Kampala, in Uganda, da padre indiano professore universitario e madre regista (la nota cineasta Mira Nair), Mamdani è cresciuto a New York fin dall’età di sette anni. Dal 2021 siede nell’Assemblea dello Stato di New York, dove si è fatto notare per le sue battaglie a favore della giustizia sociale e dei diritti dei lavoratori.
Con il sostegno del movimento Democratic Socialists of America (DSA) e un’importante endorsement da parte della deputata progressista Alexandria Ocasio-Cortez, Mamdani si presenta come il candidato del cambiamento, vicino ai bisogni della classe media e popolare.

Le sue proposte principali
Durante il lancio della campagna – documentato in un video pubblicato su Instagram (link), dove unisce messaggi politici a scene ispirate al cinema Bollywood – Mamdani ha annunciato il cuore del suo programma:
- Blocco degli affitti
- Asili nido gratuiti per tutte le famiglie
- Autobus pubblici gratuiti
- Spesa alimentare a prezzi accessibili
“Non si tratta di chi diventerò, ma di cosa farò”, afferma Mamdani nel video pubblicato su instagram. “Voglio rendere questa città di nuovo vivibile per chi lavora e non arriva a fine mese”.
La sfida a Cuomo e il sistema di voto
Nel suo messaggio, Mamdani ha anche spiegato il sistema di voto a scelta multipla utilizzato a New York: gli elettori possono indicare più candidati in ordine di preferenza. Se nessuno supera il 50% al primo turno, si eliminano i meno votati e i loro voti vengono riassegnati fino a che non restano due candidati.
Ha invitato gli elettori a indicarlo come prima scelta e a sostenere anche Brad Lander, Adrienne Adams e Zellnor Myrie. Ha invece lanciato un allarme contro l’ex governatore Andrew Cuomo, rientrato in politica dopo le dimissioni per accuse di molestie sessuali. Mamdani ha sottolineato che parte dei finanziatori di Cuomo sono legati a Donald Trump, avvertendo: “Se vince lui, non controlleranno solo Washington, ma anche New York”.
Gli altri candidati
Oltre a Mamdani e Cuomo, si candidano tra i Democratici nomi noti come il city comptroller Brad Lander, la presidente del Consiglio Comunale Adrienne Adams, l’ex comptroller Scott Stringer, i senatori statali Jessica Ramos e Zellnor Myrie, l’ex legislatore Michael Blake e l’investitore Whitney Tilson.
L’attuale sindaco, Eric Adams, ha deciso di ricandidarsi da indipendente dopo una serie di scandali che ne hanno compromesso la reputazione.
Le votazioni anticipate inizieranno il 14 giugno, mentre le primarie si terranno il 24 giugno. Il voto generale è previsto per il 4 novembre.

Carriera Politica
Zohran Mamdani ha costruito la sua carriera politica partendo dal basso, come organizzatore di comunità nel Queens, dove ha lavorato direttamente con immigrati, inquilini e lavoratori a basso reddito. La sua elezione all’Assemblea dello Stato di New York nel 2020 ha segnato un punto di svolta: è stato uno dei primi candidati apertamente socialisti eletti nel panorama politico statale, portando con sé una visione alternativa rispetto alla politica tradizionale. Il suo obiettivo non è solo approvare singole riforme, ma trasformare il modo in cui il governo risponde ai bisogni della popolazione.
Mamdani vuole costruire una città in cui l’abitare, il nutrirsi, il muoversi e il crescere una famiglia non siano privilegi ma diritti garantiti. Per questo spinge per politiche radicali ma concrete, come il congelamento degli affitti, i trasporti pubblici gratuiti, l’asilo nido universale e una spesa alimentare a prezzi accessibili. Al centro del suo progetto c’è l’idea che una città giusta debba mettere al primo posto chi lavora, non chi specula.
Mamdani punta a dimostrare che un’amministrazione fondata sulla solidarietà, sulla partecipazione collettiva e su investimenti pubblici mirati può ribaltare l’attuale crisi del costo della vita e ricucire il rapporto tra istituzioni e cittadini.