Oggi raccontiamo la storia di Iqbal Masih, il bambino attivista assassinato a 12 anni in Pakistan.
Il Pakistan è uno dei paesi del mondo in cui i giovani sono la maggioranza della popolazione e il 63% degli abitanti ha meno di 25 anni. In Pakistan negli ultimi pochi anni sono stati uccisi tanti giovani innocenti perché lottavano per i diritti degli altri.
Iqbal Masih
Iqbal Masih nacque in Pakistan in una famiglia poverissima. A soli 4 anni già lavorava in una fornace, a 5 fu venduto dal padre ad un venditore di tappeti per pagare un debito di 12 dollari. Lavorava 10-12 ore al giorno, incatenato al telaio insieme ad altri bambini.
La campagna di sensibilizzazione contro la schiavitù infantile realizzata da GEO TV PAKISTAN
A 9 anni riuscì a scappare dalla fabbrica e iniziò a partecipare a manifestazioni contro lo sfruttamento minorile. Tuttavia, a causa delle minacce e delle percosse, la famiglia fu costretta ad abbandonare il villaggio.
A 10 anni iniziò a viaggiare e a partecipare a conferenze, sensibilizzando l’opinione pubblica sui diritti – negati – dei bambini lavoratori pakistani. In quegli anni vinse dei premi per aver contribuito in modo significativo al dibattito mondiale sul lavoro minorile.
Il 16 aprile 1995, a solamente 12 anni, Iqbal Masih fu assassinato mentre si stava recando in bicicletta in chiesa.
Iqbal Masih lavorava in una fabbrica di tappeti simile a questa, dove ragazzi e ragazze lavorano dalla mattina a sera.
Iqbal Masih è stato la più grande fonte di ispirazione dietro la formazione di diverse organizzazioni come “The Free Children”, un ente di beneficenza con sede in Canada e “Iqbal Masih Shaheed Children Foundation” che ha avviato oltre 20 scuole in Pakistan. Nel gennaio 2009, il Congresso degli Stati Uniti ha istituito l’annuale Premio Iqbal Masih in onore di Iqbal Masih per l’eliminazione del lavoro minorile.