Il vicepresidente USA si chiama fuori dalla crisi tra India e Pakistan: “Non è affar nostro”
Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha dichiarato che Washington non interverrà militarmente nella crescente crisi tra Pakistan e India, definendo il conflitto “fondamentalmente fuori dai nostri interessi diretti”.

In un’intervista a Fox News, Vance ha ribadito che, pur esortando entrambe le nazioni a ridurre le tensioni, gli Stati Uniti non hanno né l’autorità né l’obbligo di imporre una tregua a due potenze nucleari sovrane.
“Non ci faremo coinvolgere in una guerra che non possiamo controllare e che non ha nulla a che fare con la sicurezza nazionale americana”, ha affermato.
Le dichiarazioni arrivano all’indomani di un massiccio attacco condotto dalle forze armate indiane tra il 6 e il 7 maggio, che ha colpito diverse aree del Punjab pakistano e della regione di Azad Jammu e Kashmir. Tra le città bersagliate figurano Sialkot, Bahawalpur, Kotli e Muzaffarabad.
Secondo fonti militari pakistane, i bombardamenti hanno provocato la morte di almeno 31 civili, tra cui donne e bambini, e il ferimento di altri 71. Sono stati danneggiati anche edifici religiosi e impianti infrastrutturali come una centrale idroelettrica.
In risposta, l’esercito pakistano ha avviato una controffensiva, abbattendo cinque caccia indiani e un drone da combattimento. Secondo il portavoce militare, si tratterebbe di tre Rafale francesi, un MiG-29, un Sukhoi della serie SU e un drone israeliano Heron. Gli abbattimenti sarebbero avvenuti nei cieli di Bhatinda, Jammu, Akhnoor, Srinagar e Avantipur.
Nel frattempo, il Comitato per la Sicurezza Nazionale del Pakistan ha autorizzato le forze armate a rispondere militarmente in maniera proporzionata a quella che Islamabad ha definito “aggressione non provocata e attacco deliberato contro civili”.
Giovedì, sempre secondo le autorità pakistane, l’esercito ha inoltre intercettato e distrutto 30 droni Herop di fabbricazione israeliana, lanciati dall’India con l’obiettivo di colpire strutture civili e militari in diverse città, tra cui Rawalpindi, Gujranwala, Lahore e Karachi.
Fonte- Express Tribune