«L’apparato tecnologico diventa uno strumento di cattura solo quando ci poniamo come fruitori inconsapevoli degli strumenti utilizzati o ne veniamo rimodellati in maniera negativa senza accorgercene. Non possiamo ritirarci a vivere in una capanna, ma possiamo ritagliarci uno spazio di agentività. Senza coscienza individuale non può esserci quella collettiva». Dalla Introduzione
Manifesto della moltiplicazione degli organi è un saggio che analizza le trasformazioni della socialità e della sessualità in rapporto alle tecnologie digitali. Adottando uno studio interdisciplinare che mescola filosofia, letteratura erotica, media theory, psicoanalisi, studi di genere e neuroscienze, il testo indaga le modalità attraverso cui dispositivi, piattaforme e tecnologie influiscono e producono sistemi normativi in grado di cambiare il modo in cui percepiamo, desideriamo e costruiamo relazioni con gli altri. Analizzando la relazione tra desiderio e mediazione digitale, confrontandosi con autrici e autori come Deleuze, Ballard, Žižek, Butler, Preciado, Bataille e molti altri, questo libro ha il fine di proporre una nuova prospettiva teorica, critica e filosofica nel dibattito contemporaneo sul rapporto tra esseri umani, tecnologia e società.
Christian Nirvana Damato (1994) è uno scrittore, curatore e ricercatore indipendente che si occupa di filosofia, tecnologia e cultura visuale. È laureato in Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano ed è docente in Tecniche dei nuovi media integrati allo IED di Torino. Pubblicherà, scrive, ha firmato e collabora, a vario titolo, per e con Mimesis, Fata Morgana, Artribune, Not (NERO), Kabul, TBD, PSe (Flashart). È fondatore e curatore di Inactual Magazine, collettivo editoriale, artistico e curatoriale. Manifesto della moltiplicazione degli organi è il suo primo libro.
Dal 31 gennaio nelle librerie e negli store online.
Casa editrice: Aliberti Compagnia Editoriale