Per conoscere e vincere le sfide del XXI secolo globalizzato serve un pensiero che porti a una nuova consapevolezza nelle scelte alimentari, una bussola che orienti le nuove rotte del mondo del cibo.
I termini della crisi che il mondo del cibo sta attraversando sono sulla bocca di tutti.
Si parla di sostenibilità, impoverimento della biodiversità, monocolture, cronica carenza idrica, epidemie, deforestazione, spreco alimentare, malnutrizione.
Sbrogliare una matassa così complessa richiede un ripensamento generale delle nostre pratiche di produzione, approvigionamento e consumo. Ma, sostiene Julian Baggini, sarebbe ingenuo lasciare che siano scienza e tecnologia a illustrare le vie migliori nella speranza che i governi ne seguano le prescrizioni, come se simili scelte non fossero necessariamente politiche. In questo saggio Baggini dipinge un paesaggio variegato e suggestivo, una visione d’insieme chiara ma coinvolgente, sul mondo del cibo odierno, dalla dieta dei cacciatori-raccoglitori in Tanzania a quella degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, dalla carne coltivata in laboratorio al valore simbolico di un piatto di pasta per gli italiani. E solo a partire da una filosofia globale del cibo sapremo dare forma nuova al futuro alimentare del nostro pianeta.
Julian Baggini è un filosofo e giornalista britannico, in Italia ha già pubblicato, tra gli altri, Vita. Istruzioni per l’uso (con Antonia Macaro, Il Saggiatore, 2020).
Julian Baggini
Pensa come mangi
Una filosofia globale del cibo
Casa Editrice: Touring Club Italiano
pp. 400, € 22.00, brossura con alette
collana Arcipelago
(Uscita 29 novembre)