Presentazione del romanzo “Tutto il mondo passa da qui” di Letizia Turini al Castello di Lerici il 15 giugno
Un colpo di pistola mimato con le dita, il silenzio che cala come una condanna. È così che si apre un passaggio intenso del nuovo romanzo Tutto il mondo passa da qui. A Lerici, crocevia di vite e nazioni, firmato dalla scrittrice e attrice Letizia Turini. Un libro che intreccia la grande Storia con le vicende intime di chi ha attraversato gli anni turbolenti del secondo Novecento cercando pace, libertà e senso.
Il romanzo sarà presentato ufficialmente sabato 15 giugno alle ore 18.30 presso il Castello di Lerici, uno dei luoghi simbolo del Golfo dei Poeti. L’evento è a ingresso gratuito, e l’accesso è garantito anche a persone con disabilità. Non è richiesta prenotazione.
Attraverso lo sguardo di una comunità cosmopolita di giovani riuniti proprio nel castello, il libro ripercorre gli anni Cinquanta e Sessanta: decenni di speranza e ribellione, segnati da eventi come l’uccisione di Robert Kennedy, avvenuta il 6 giugno 1968 a Los Angeles. In quella notte, anche chi sembrava lontano dalla politica ne fu profondamente toccato. È proprio questo il cuore del racconto: il senso di perdita collettiva, l’illusione infranta che la pace potesse davvero vincere la guerra.
Letizia Turini, originaria di Montevarchi, ma con una formazione internazionale tra Londra e Glasgow, esplora i grandi temi del ventesimo secolo con sguardo empatico e narrativo. Laureata in Letteratura Inglese, con un master in Scrittura ed Editoria alla City University of London, Turini è anche attrice professionista, e ha pubblicato, tra gli altri, Reinher (2013), Le foglie d’autunno (2018) e Quando il vento canta (2023).
Il nuovo romanzo (Tutto il mondo passa da qui, Infinito edizioni, €14, 144 pagine) si inserisce nel solco della sua produzione: un viaggio letterario tra idealismo, radici europee e passioni umane.
Anche se ambientato in Liguria, il romanzo parla a tutto il nostro territorio. La voce di Letizia Turini, autrice toscana con formazione britannica, incarna quella ricchezza culturale che da sempre anima la scena letteraria dell’Emilia-Romagna. Eventi come questo ricordano quanto i legami tra arte, storia e società siano fondamentali per mantenere viva la memoria collettiva e stimolare nuove riflessioni. Ospitare o promuovere iniziative del genere rafforza il ruolo delle città d’arte e dei borghi storici come crocevia culturali, proprio come il titolo del romanzo suggerisce.
