India, arrestata nota influencer accusata di spionaggio per il Pakistan
Una nota influencer indiana, Jyoti Malhotra, famosa per i suoi video di viaggio, è stata arrestata dalla polizia con l’accusa di spionaggio a favore del Pakistan. L’arresto avviene in un momento particolarmente delicato nelle relazioni tra India e Pakistan, che recentemente hanno vissuto una fase di forte tensione culminata in uno scontro armato durato quattro giorni.
Jyoti Malhotra, originaria dello stato di Haryana, secondo le autorità sarebbe stata manipolata da agenti dei servizi segreti pakistani, che l’avrebbero convinta a fornire informazioni sensibili attraverso i suoi viaggi documentati sui social media. Nonostante non avesse accesso diretto a informazioni militari riservate, la polizia sostiene che abbia inconsapevolmente fornito dettagli utili all’intelligence pakistana durante i recenti scontri militari.
Secondo il capo delle indagini, Shashank Kumar Sawan, l’influencer avrebbe ricevuto finanziamenti per visitare il Pakistan e sarebbe stata in contatto anche con altri YouTuber coinvolti in casi simili di spionaggio. Il padre della giovane, però, ha dichiarato ai media di non essere a conoscenza delle sue attività e che pensava fosse partita regolarmente dopo aver ottenuto tutti i permessi necessari.
Prima della recente escalation militare, viaggiare tra India e Pakistan era possibile, anche se reso molto complicato dalla burocrazia e dalla storica diffidenza reciproca. Le recenti tensioni sono state scatenate dalla strage di 26 turisti ad aprile nel Kashmir amministrato dall’India, evento che ha portato a pesanti accuse reciproche e combattimenti tra le forze dei due Paesi.
Jyoti Malhotra, che si definisce una “nomade viaggiatrice”, aveva raggiunto quasi 400.000 iscritti su YouTube grazie ai video che mostrano esperienze autentiche in diversi Paesi, tra cui Pakistan, Indonesia ed Emirati Arabi Uniti. Le autorità ora stanno approfondendo le sue fonti di finanziamento, ritenendo sospette le sue risorse economiche in relazione ai suoi frequenti viaggi.
Nel frattempo, sono stati effettuati altri arresti simili nel nord dell’India: due persone nello stato del Punjab sono accusate di aver condiviso informazioni militari segrete con il Pakistan, rischiando pene severe secondo la legge indiana sulla sicurezza nazionale.
Da parte pakistana, gli ufficiali negano categoricamente ogni accusa di spionaggio e criticano il governo indiano per aver soppresso ogni forma di libertà di espressione nei confronti dei cittadini che mostrano simpatie verso il Pakistan.
