Emirati ai vertici dello sviluppo umano secondo l’ONU: il paese è 15° nel mondo e primo nella regione
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si confermano leader regionali nello sviluppo umano, conquistando il 15° posto a livello globale su 193 Paesi nel nuovo Human Development Index (HDI) 2025 dell’ONU, pubblicato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). Il Paese guadagna ben 11 posizioni rispetto alla classifica 2021–2022, superando nazioni come Canada, Stati Uniti, Giappone, Australia e Corea del Sud.

Con un punteggio di 0,94, gli Emirati rientrano nella fascia di “sviluppo umano molto elevato” e restano l’unico Paese arabo tra i primi 20. Un risultato che premia la visione a lungo termine del governo, incentrata su salute, istruzione e qualità della vita.
I numeri dello sviluppo umano negli Emirati
Secondo i dati del rapporto:
- Aspettativa di vita alla nascita: 82,9 anni, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 3 (“Salute e benessere”);
- Anni attesi di scolarizzazione: 15,6;
- Anni medi di istruzione ricevuti: 13, a sostegno dell’Obiettivo n. 4 (“Istruzione di qualità”);
- Reddito nazionale lordo pro capite: 71.142 dollari, a favore dell’Obiettivo n. 8 (“Lavoro dignitoso e crescita economica”).
Le voci del governo
Il ministro della Salute Abdulrahman bin Mohamed Al Owais ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’innovazione nella sanità emiratina, che punta a un futuro sano e sostenibile. La ministra dell’Istruzione, Sara bint Yousef Al Amiri, ha invece ribadito l’importanza strategica dell’istruzione, soprattutto nei settori emergenti come l’intelligenza artificiale (IA).
Hanan Mansour Ahli, direttrice generale del Centro Federale per la Competitività e le Statistiche, ha evidenziato come il modello di sviluppo umano degli Emirati si basi su tre pilastri: sanità, istruzione e innovazione. La crescita del Paese nella classifica HDI è, secondo lei, il frutto di politiche lungimiranti e orientate al benessere umano.
L’intelligenza artificiale al centro del dibattito
Il rapporto di quest’anno, dal titolo “Una questione di scelta: persone e possibilità nell’era dell’intelligenza artificiale”, mette in guardia sulle crescenti disuguaglianze tra Paesi ad alto e basso sviluppo, causate anche dalla disparità nell’accesso alle tecnologie avanzate. La chiave, secondo l’ONU, è puntare su strategie flessibili che mettano le persone al centro, anche nel mondo digitale.
In questo contesto, gli Emirati si distinguono anche per attrattività nel settore tech: nel 2023 hanno ottenuto il terzo posto al mondo per saldo netto positivo di professionisti con competenze in IA, secondo i dati di LinkedIn. Un indicatore del ruolo sempre più centrale del Paese come hub globale per l’innovazione tecnologica.