Le aziende tessili cinesi guardano all’Egitto: nuove opportunità di collaborazione industriale
Il ministro egiziano delle Imprese Pubbliche, Mohamed Shimy, ha incontrato lunedì una delegazione cinese composta da 37 rappresentanti di circa 25 importanti aziende del settore tessile e dell’abbigliamento. L’obiettivo? Esplorare nuove collaborazioni industriali e promuovere gli investimenti in Egitto in un settore strategico per il Paese.

L’incontro si è svolto presso la sede della Holding egiziana per il cotone, la filatura, la tessitura e l’abbigliamento. A guidare la delegazione asiatica c’erano Zhang Tao, direttore marketing del Consiglio Nazionale Cinese per il Tessile e l’Abbigliamento (CNTAC), e Xu Yingxin, vicepresidente dell’Associazione Tessile Cinese.
Il ministro Shimy ha sottolineato la volontà del governo egiziano di facilitare ogni possibile collaborazione vantaggiosa per entrambe le parti. Ha anche illustrato la strategia nazionale per rilanciare il settore tessile egiziano e riportarlo ai vertici mondiali, puntando su innovazione, qualità ed esportazioni.
Il piano di rilancio prevede la modernizzazione di 10 aziende statali, con investimenti in tecnologie produttive, gestione aziendale e marketing. L’obiettivo è chiaro: produrre tessuti e capi competitivi a livello internazionale, ridurre le importazioni e rafforzare il ruolo dell’Egitto sui mercati globali.
Shimy ha ricordato anche i punti di forza del Paese come destinazione per gli investimenti: una posizione geografica strategica, infrastrutture industriali moderne, accordi di libero scambio con numerose nazioni e, soprattutto, la disponibilità di cotone egiziano di alta qualità, apprezzato in tutto il mondo.
Durante l’incontro, la delegazione cinese ha visionato un portafoglio prodotti che include filati, tessuti, abbigliamento confezionato, biancheria per la casa e tessili medicali, tutti realizzati dalle aziende controllate dalla holding.
Il ministro ha inoltre evidenziato i recenti interventi di riqualificazione degli impianti di sgranatura del cotone e la creazione di sette grandi poli industriali in diverse regioni egiziane. Gran parte della produzione sarà destinata all’export, con un impatto positivo sulla bilancia commerciale e sulle riserve in valuta estera del Paese.
Per promuovere i prodotti tessili nazionali, è in fase di sviluppo una rete di vendita al dettaglio su tutto il territorio, gestita da ECH, la divisione marketing della holding statale.
La visita della delegazione cinese rappresenta un passo importante nella cooperazione economica tra i due Paesi, che negli ultimi anni hanno rafforzato le relazioni nel quadro di una partnership strategica.
Già a dicembre 2024, il primo ministro Mostafa Madbouly aveva annunciato il completamento della prima fase del progetto nazionale di rilancio del comparto tessile, un’iniziativa dal valore complessivo di oltre 56 miliardi di sterline egiziane. Di questi, 22 miliardi sono stati destinati alle infrastrutture e 640 milioni a nuovi macchinari.
Secondo Madbouly, questi investimenti dimostrano quanto il governo creda nel ruolo chiave dell’industria tessile per l’economia nazionale.
Fonte ahram