Giornalista russa contraria alla guerra in Ucraina salvata da Reporter Senza Frontiere

Giornalista russa contraria alla guerra in Ucraina salvata da Reporter Senza Frontiere

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Francia accoglie giornalista russa perseguitata da Mosca per le sue critiche alla guerra.

Una giornalista russa, apertamente contraria all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, è riuscita a lasciare il Paese e ha trovato rifugio in Francia grazie all’aiuto dell’organizzazione Reporter Senza Frontiere (RSF). Ekaterina Barabash, 64 anni, rischiava fino a 10 anni di carcere per aver denunciato pubblicamente, attraverso i social, le azioni dell’esercito russo.

«Grazie mille per il vostro sostegno», ha dichiarato emozionata durante una conferenza stampa presso la sede parigina di RSF. Il viaggio, ha raccontato, è durato circa due settimane e mezzo. «È stato molto difficile», ha ammesso, spiegando però di non poter rivelare tutti i dettagli per ragioni di sicurezza.

Barabash, nata a Kharkiv – città ucraina allora parte dell’Unione Sovietica – è conosciuta per il suo attivismo e le sue posizioni contro la guerra. Ha collaborato con varie testate giornalistiche, tra cui il servizio russo di Radio France Internationale, e da tempo denunciava pubblicamente i crimini di guerra commessi in Ucraina.

Nel marzo 2022, in un post su Facebook, aveva scritto che la Russia «ha bombardato il Paese e raso al suolo intere città». Poco prima del suo arresto, nel febbraio 2024, aveva pubblicato un messaggio in cui esprimeva profonda rabbia verso i responsabili della guerra: «Così tante vite distrutte, così tante famiglie divise. L’odio non mi soffoca più: si è indurito, è diventato più forte, brucia con una fiamma che niente potrà spegnere. Morirò con questo odio».

Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, la legge russa proibisce qualsiasi critica alle forze armate. Decine di migliaia di persone sono state accusate di “discredito” verso l’esercito. Organizzazioni per i diritti umani denunciano un’ondata repressiva senza precedenti contro ogni forma di dissenso.

Non è la prima volta che RSF interviene in aiuto di giornalisti minacciati in Russia. Anche Marina Ovsyannikova, ex giornalista della televisione di Stato russa, riuscì a fuggire dal Paese nel 2022 dopo aver protestato in diretta contro la guerra. Anche lei fu aiutata da Reporter Senza Frontiere a lasciare la Russia.

LEGGI ANCHE