Israele intensifica l’offensiva su Gaza oltre 100 morti in 24 ore

Gaza, più di 100 morti in una notte nei raid israeliani: ospedali al collasso

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Una nuova ondata di bombardamenti israeliani ha colpito la Striscia di Gaza tra sabato notte e domenica mattina, causando almeno 103 morti secondo fonti mediche locali. Le zone più colpite sono state Khan Younis, nel sud del territorio, e Jabaliya, nel nord, dove le vittime si contano soprattutto tra donne e bambini.

A Khan Younis, 48 persone sono rimaste uccise in raid aerei che hanno colpito abitazioni e tende dove si rifugiavano sfollati. Tra le vittime, 18 bambini e 13 donne, secondo quanto riferito dal portavoce dell’ospedale Nasser. A Jabaliya, nel campo profughi, due raid hanno ucciso in totale 19 persone, tra cui 14 bambini e due intere famiglie.

L’esercito israeliano non ha commentato direttamente questi attacchi. Tuttavia, come accade spesso, Israele attribuisce le vittime civili alla strategia di Hamas, accusata di operare tra la popolazione.

Ospedali fuori servizio nel nord di Gaza

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, tutti gli ospedali pubblici del nord della Striscia sono ora fuori servizio. L’ultimo a chiudere è stato l’ospedale indonesiano, dopo essere stato circondato e bombardato, impedendo l’accesso a pazienti, medici e aiuti. Una situazione che aggrava ulteriormente la crisi umanitaria in corso.

Nuova offensiva israeliana: “Carri di Gedeone”

L’intensificarsi degli attacchi fa parte della nuova offensiva lanciata da Israele, chiamata “Carri di Gedeone”. L’obiettivo dichiarato è aumentare la pressione su Hamas per costringerlo ad accettare una tregua temporanea secondo le condizioni israeliane, ovvero il rilascio degli ostaggi senza la fine del conflitto. Hamas, invece, chiede il ritiro completo delle forze israeliane e un piano concreto per fermare la guerra.

Nonostante i negoziati in corso a Doha, al momento non si registrano progressi significativi verso una tregua. Israele aveva rinviato l’offensiva fino alla conclusione del recente viaggio diplomatico dell’ex presidente USA Donald Trump nella regione, che però non ha incluso una visita in Israele.

Dalla fine della precedente tregua a marzo, Israele ha bloccato tutte le importazioni verso Gaza, incluse quelle di cibo e medicinali, aggravando la crisi umanitaria e aumentando il rischio di carestia.

Il bilancio della guerra

Il conflitto è iniziato il 7 ottobre 2023, con l’attacco di Hamas nel sud di Israele che causò 1.200 morti e il rapimento di 251 persone. Da allora, secondo il ministero della Sanità di Gaza, più di 53.000 palestinesi sono stati uccisi – molti dei quali donne e bambini – anche se il conteggio non distingue tra civili e combattenti.

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