14 maggio, Concerto per Ezio Bosso in San Petronio (Bo) “Esoconcerto”, Anna Tifu, Buxus Consort Strings

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Il prossimo 14 maggio, nella Basilica di San Petronio a Bologna, si terrà un concerto speciale dedicato a Ezio Bosso nel terzo anniversario della scomparsa. Il concerto rappresenta un’occasione imperdibile per incontrare nuovamente dal vivo la musica di Ezio Bosso e per provare a “fare musica insieme” nel senso che il Maestro aveva delineato attraverso la sua testimonianza e il suo lavoro.

L’evento fa seguito al Concerto per Ezio Bosso del 15 maggio dello scorso anno, durante il quale una San Petronio gremita aveva respirato all’unisono sulle note della Sinfonia n. 2, Under the Trees Voices. Quest’anno sul palcoscenico allestito nella Basilica sarà nuovamente presente l’orchestra d’archi Buxus Consort Strings guidata da Relja Lukic, affiancata dalla straordinaria violinista solista Anna Tifu: al centro del programma sarà il Concerto n. 1 per violino, orchestra d’archi e timpani di Ezio Bosso, intitolato Esoconcerto.

Il concerto nasce, anche in questa occasione, dalla volontà del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, e di Annamaria Gallizio, per anni assistente personale del Maestro Bosso. L’evento oltre che per l’iniziativa dell’Arcidiocesi di Bologna è realizzato grazie al contributo di Fondazione Carisbo, alla collaborazione del Comune di Bologna, di EMERGENCY e del Buxus Consort Festival.

L’ingresso sarà libero e aperto a tutti coloro che vorranno partecipare. In sostituzione del biglietto d’ingresso tuttavia è stato istituito un “biglietto responsabile” a favore di EMERGENCY.

LEGGI ANCHE

Cos’è l’Eid Ghadeer?

Eid Ghadeer, noto anche come Eid al-Ghadeer, è un evento significativo per molti musulmani, in particolare all’interno della setta sciita. È un giorno che commemora

Amnesty International Rapporto 2023-2024

Il 28 maggio 1961 il quotidiano inglese The Observer pubblica la lettera aperta, firmata dall’avvocato londinese Peter Benenson intitolata “The Forgotten Prisoners” (I prigionieri dimenticati) che inizia