Nonostante l’incertezza economica in Cina e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, Alibaba segna una crescita nei ricavi e mostra segnali positivi per il settore tech cinese.
Pechino – Il colosso cinese della tecnologia Alibaba ha registrato un aumento del 6% nei ricavi annuali, raggiungendo 996,3 miliardi di yuan (circa 138 miliardi di dollari), secondo i dati comunicati alla Borsa di Hong Kong. Il dato, relativo all’anno fiscale conclusosi il 31 marzo, arriva in un periodo difficile per l’economia cinese, segnata da consumi fiacchi e da rapporti commerciali tesi con Washington.

Nonostante ciò, l’utile netto attribuibile agli azionisti ordinari ha registrato un balzo del 62% su base annua, toccando quota 129,5 miliardi di yuan. Nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale, i ricavi si sono attestati a 236,5 miliardi di yuan, appena sotto le previsioni degli analisti, mentre l’utile netto trimestrale è salito del 279% rispetto all’anno precedente.
Il CEO Eddie Wu ha dichiarato: “I risultati dimostrano l’efficacia della nostra strategia ‘prima l’utente, guidata dall’AI’, con una crescita costante nelle nostre attività principali”.
Segnali positivi per il tech cinese
Alibaba, con sede a Hangzhou, è attiva in settori che vanno dal commercio online ai pagamenti digitali, dall’intelligenza artificiale all’intrattenimento. Insieme a Tencent e Baidu, è protagonista della nuova corsa cinese all’innovazione tecnologica, spinta dal successo di DeepSeek, un chatbot AI lanciato a gennaio, che ha attirato investitori grazie ai suoi costi contenuti e alle sue capacità avanzate.
Questa rinnovata attenzione per il settore tecnologico arriva dopo anni difficili, in particolare dal 2020, quando il governo cinese ha avviato una stretta regolatoria sulle big tech. Alibaba fu uno dei bersagli principali, anche a causa delle critiche pubbliche mosse dal suo fondatore Jack Ma al sistema finanziario cinese. Dopo un lungo periodo di silenzio, Ma è ricomparso a febbraio in un incontro con il presidente Xi Jinping, segnando un possibile disgelo nei rapporti tra Pechino e i giganti del tech.
Consumi ancora deboli
Nonostante i segnali positivi dalle grandi aziende, la ripresa dei consumi in Cina è ancora fragile. Gli ultimi dati ufficiali indicano un calo dei prezzi al consumo, sintomo di pressioni deflazionistiche. Tuttavia, la recente decisione di Pechino e Washington di ridurre sensibilmente i dazi imposti negli scorsi anni potrebbe offrire una boccata d’ossigeno all’economia.
Anche altri giganti del settore, come Tencent e JD.com, hanno comunicato in settimana risultati in crescita, suggerendo che la spesa dei consumatori potrebbe lentamente ripartire. Intanto, il governo cinese guarda sempre più alle piattaforme digitali non solo come motore dell’innovazione, ma anche come strumenti per sostenere occupazione e domanda interna.