Per la prima volta nella sua storia, l’Arabia Saudita si prepara ad aprire un negozio di alcolici nella capitale Riad. La notizia arriva da fonti vicine al governo saudita, riportate da Reuters. La novità rappresenta un cambiamento significativo in un Paese che, fino ad oggi, ha mantenuto un divieto totale sull’alcol, in linea con l’interpretazione rigida della legge islamica.

Il negozio sarà situato nel Quartiere Diplomatico, una zona che ospita numerose ambasciate e residenze di diplomatici. L’accesso sarà rigorosamente limitato a diplomatici non musulmani. Per acquistare alcolici, sarà necessario registrarsi tramite un’app dedicata e ottenere un codice di autorizzazione dal Ministero degli Esteri. Inoltre, ogni cliente dovrà rispettare una quota mensile di acquisto.
Non è ancora chiaro se anche altri stranieri non musulmani residenti nel Paese potranno usufruire del servizio, ma al momento la misura sembra pensata esclusivamente per il corpo diplomatico. Va ricordato che la maggior parte degli espatriati in Arabia Saudita proviene da Paesi musulmani, come Egitto, Pakistan e Bangladesh, dove il consumo di alcol è generalmente vietato o fortemente limitato.
Parallelamente, il governo saudita ha introdotto nuove regole per regolamentare l’importazione di alcolici attraverso i canali diplomatici. L’obiettivo è contrastare il traffico illegale di bevande alcoliche nascoste tra i beni diretti alle ambasciate. Le nuove norme stabiliscono limiti chiari e controlli più rigorosi, garantendo però l’accesso a quantità definite di alcol per i diplomatici non musulmani, nel rispetto delle convenzioni internazionali.
Questa apertura rientra nel più ampio piano di modernizzazione del regno, promosso dal principe ereditario Mohammed bin Salman, che mira a rendere il Paese più attraente per investitori e turisti internazionali. Tuttavia, la misura resta estremamente delicata in un contesto culturale e religioso ancora molto conservatore.