Khuzdar, Pakistan — Una violenta esplosione ha colpito uno scuolabus nei pressi di Zero Point, nella città di Khuzdar, in Balochistan, causando la morte di sei persone, tra cui almeno tre bambini, e ferendo decine di altri studenti. Un attacco definito “atroce e codardo” dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), che ha espresso solidarietà al popolo pakistano e ha ribadito la necessità di contrastare ogni forma di terrorismo.
Secondo il governo di Islamabad, dietro l’attacco ci sarebbe un gruppo chiamato Fitna al-Hindustan, accusato di agire su diretta indicazione dell’India per destabilizzare la regione. Le autorità pakistane hanno promesso una risposta decisa, definendo l’attacco non solo un crimine contro civili innocenti, ma anche un tentativo deliberato di sabotare la pace regionale e colpire i valori fondamentali dell’istruzione.
Il cordoglio internazionale e la risposta dell’ONU
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui condanna fermamente l’attentato, riaffermando che il terrorismo rappresenta una minaccia grave alla pace e alla sicurezza internazionale. I membri del Consiglio hanno richiesto che i responsabili dell’attacco siano assicurati alla giustizia e invitato tutti gli Stati a collaborare con il Pakistan secondo il diritto internazionale.
Le accuse di Islamabad all’India
Durante una conferenza stampa, il Segretario degli Interni Khurram Muhammad Agha ha accusato apertamente l’India di orchestrare l’attacco tramite gruppi terroristici infiltrati. Secondo lui, dopo il fallimento di precedenti operazioni, le forze indiane avrebbero cambiato strategia colpendo obiettivi “soft” come scuole e civili. “Fitna al-Hindustan” sarebbe solo l’ultima manifestazione di una strategia di lungo corso mirata a destabilizzare il Balochistan e fomentare l’insicurezza.
Il Direttore Generale delle Forze Armate, il generale Ahmed Sharif Chaudhry, ha fornito dettagli su una lunga serie di attacchi in Balochistan e altrove, attribuendo la responsabilità all’India. Secondo il generale, esistono prove materiali e testimonianze di terroristi catturati che dimostrerebbero il coinvolgimento diretto delle agenzie di intelligence indiane.
“Terrorismo sponsorizzato dallo Stato indiano”
Il generale Chaudhry ha dichiarato che il Pakistan ha già presentato prove concrete del sostegno indiano al terrorismo nel 2009, 2015 e 2019, anche in sede ONU. Ha ricordato l’arresto della spia indiana Kulbhushan Jadhav, considerato uno dei principali collegamenti tra Nuova Delhi e le reti terroristiche operative in Pakistan.
Ha inoltre denunciato una campagna mediatica indiana volta a giustificare o addirittura glorificare atti terroristici, come quello di Khuzdar, e ha criticato il controllo statale sull’informazione in India. “Chi festeggia la morte di bambini non può parlare di diritti umani”, ha affermato.
Nonostante il dolore e la rabbia per l’attacco, le autorità e la popolazione del Balochistan hanno ribadito il loro rifiuto di piegarsi alla violenza. Video delle famiglie delle vittime sono stati mostrati per sottolineare la resilienza della popolazione locale. Il generale Chaudhry ha aggiunto che molti militanti si stanno arrendendo dopo aver compreso le reali intenzioni dei loro mandanti.
In chiusura, il governo pakistano ha promesso giustizia e ha dichiarato che il tempo dell’indulgenza è finito: “La nostra risposta sarà dura e definitiva. Chi ha colpito i nostri bambini non avrà scampo”.