Francia accoglie giornalista russa perseguitata da Mosca per le sue critiche alla guerra.
Una giornalista russa, apertamente contraria all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, è riuscita a lasciare il Paese e ha trovato rifugio in Francia grazie all’aiuto dell’organizzazione Reporter Senza Frontiere (RSF). Ekaterina Barabash, 64 anni, rischiava fino a 10 anni di carcere per aver denunciato pubblicamente, attraverso i social, le azioni dell’esercito russo.
«Grazie mille per il vostro sostegno», ha dichiarato emozionata durante una conferenza stampa presso la sede parigina di RSF. Il viaggio, ha raccontato, è durato circa due settimane e mezzo. «È stato molto difficile», ha ammesso, spiegando però di non poter rivelare tutti i dettagli per ragioni di sicurezza.
Barabash, nata a Kharkiv – città ucraina allora parte dell’Unione Sovietica – è conosciuta per il suo attivismo e le sue posizioni contro la guerra. Ha collaborato con varie testate giornalistiche, tra cui il servizio russo di Radio France Internationale, e da tempo denunciava pubblicamente i crimini di guerra commessi in Ucraina.
Nel marzo 2022, in un post su Facebook, aveva scritto che la Russia «ha bombardato il Paese e raso al suolo intere città». Poco prima del suo arresto, nel febbraio 2024, aveva pubblicato un messaggio in cui esprimeva profonda rabbia verso i responsabili della guerra: «Così tante vite distrutte, così tante famiglie divise. L’odio non mi soffoca più: si è indurito, è diventato più forte, brucia con una fiamma che niente potrà spegnere. Morirò con questo odio».
Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, la legge russa proibisce qualsiasi critica alle forze armate. Decine di migliaia di persone sono state accusate di “discredito” verso l’esercito. Organizzazioni per i diritti umani denunciano un’ondata repressiva senza precedenti contro ogni forma di dissenso.
Non è la prima volta che RSF interviene in aiuto di giornalisti minacciati in Russia. Anche Marina Ovsyannikova, ex giornalista della televisione di Stato russa, riuscì a fuggire dal Paese nel 2022 dopo aver protestato in diretta contro la guerra. Anche lei fu aiutata da Reporter Senza Frontiere a lasciare la Russia.