Il governatore del South Dakota vieta ai dipendenti statali di utilizzare TikTok sui dispositivi governativi

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Martedì il governatore del South Dakota ha firmato un ordine esecutivo che vieta alle agenzie statali, ai dipendenti e agli appaltatori di accedere a TikTok sui dispositivi governativi, citando “la crescente minaccia alla sicurezza nazionale” rappresentata dalla piattaforma di social media di proprietà cinese.

“Il South Dakota non avrà alcun ruolo nelle operazioni di raccolta di informazioni delle nazioni che ci odiano”, ha dichiarato il governatore Kristi Noem in un comunicato stampa. “Il Partito Comunista Cinese utilizza le informazioni che raccoglie su TikTok per manipolare il popolo americano e raccoglie dati dai dispositivi che accedono alla piattaforma”. L’ordinanza entra in vigore immediatamente.

Non è chiaro se molti o qualcuno dei dipendenti statali utilizzasse attivamente TikTok su dispositivi statali. Ma con la mossa, Noem è l’ultimo legislatore a sollecitare un’azione più dura contro la popolare app di video in formato breve, ottenendo potenzialmente alcuni punti politici nel processo.

Ci sono state nuove critiche nei confronti di TikTok quest’anno, derivanti da un rapporto di Buzzfeed News a giugno che affermava che alcuni dati degli utenti statunitensi sono stati ripetutamente consultati dalla Cina. Il rapporto citava registrazioni audio trapelate di dozzine di riunioni interne di TikTok, inclusa una in cui un dipendente di TikTok avrebbe detto: “Tutto è visto in Cina”.

In risposta al rapporto, TikTok ha affermato in precedenza che “ha costantemente sostenuto che ai nostri ingegneri in località al di fuori degli Stati Uniti, inclusa la Cina, può essere concesso l’accesso ai dati degli utenti statunitensi in base alle necessità sotto quei severi controlli”. Un dirigente di TikTok ha testimoniato davanti a una commissione del Senato lo scorso anno che non condivide informazioni con il governo cinese e che un team di sicurezza con sede negli Stati Uniti decide chi può accedere ai dati degli utenti statunitensi dalla Cina.

“A causa del nostro serio dovere di proteggere i dati privati dei cittadini del South Dakota, dobbiamo intraprendere questa azione immediatamente”, ha affermato Noem. “Spero che altri stati seguano l’esempio del South Dakota e anche il Congresso dovrebbe intraprendere un’azione più ampia“.

Fonte CNN

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