Media indiani sotto accusa: disinformazione e propaganda militare
Secondo alcune fonti citate venerdì, diversi organi di stampa indiani starebbero diffondendo notizie false per mascherare recenti insuccessi militari e distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica.

Sarebbe in corso una vera e propria campagna coordinata di propaganda, fatta di notizie inventate e ricostruzioni sensazionalistiche che – sempre secondo queste fonti – ricorderebbero più sceneggiature di film di Bollywood che cronache giornalistiche affidabili.
Il presunto obiettivo di questa strategia mediatica sarebbe quello di coprire le difficoltà operative delle forze armate con narrazioni alternative e trionfalistiche, spesso prive di fondamento.
A sollevare ulteriori preoccupazioni è il crescente clima di censura in India: l’accesso alla testata indipendente The Wire risulterebbe limitato, alimentando dubbi sulla libertà di stampa nel Paese.
A complicare il quadro, un imprenditore indiano ha dichiarato pubblicamente di aver cancellato alcuni post su X (ex Twitter) dopo essersi reso conto che si basavano su notizie non verificate, rilanciate da importanti canali televisivi nazionali.
Tra le dichiarazioni più controverse figurano quelle di alcune emittenti che, senza presentare prove, avrebbero persino parlato della “presa” di città come Lahore, Karachi o addirittura New York. Tra i nomi coinvolti, spiccano testate note come Aaj Tak, Zee News e Republic TV.
“Alcuni conduttori sembrano volutamente impegnati a costruire narrazioni ingannevoli per il pubblico”, hanno concluso le fonti, sottolineando come la disinformazione possa minare la fiducia dei cittadini e accrescere la tensione in un contesto già delicato.