Muscat – In occasione del 77° anniversario della Nakba palestinese, la Lega Araba ha lanciato un duro atto d’accusa contro Israele, condannando il rifiuto delle autorità israeliane di rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedono la fine immediata della guerra a Gaza, il libero accesso degli aiuti umanitari e il rispetto delle misure urgenti ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia per prevenire atti di genocidio.
Nel comunicato ufficiale, l’organizzazione panaraba ha definito “criminale” la continuazione dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, che prosegue da oltre 585 giorni. La Lega Araba ha invitato la comunità internazionale a mobilitarsi in difesa del popolo palestinese e a contrastare le violazioni dei diritti umani in corso nei territori occupati.
Il documento denuncia le gravi conseguenze umanitarie dell’assedio su Gaza: oltre 200.000 persone tra morti, feriti e dispersi, gran parte dei quali donne e bambini. Tutta la popolazione – circa due milioni di persone – è stata sfollata, mentre le infrastrutture vitali come ospedali, scuole, impianti idrici ed elettrici sono state distrutte. Gli aiuti umanitari sono stati bloccati, portando a carenze gravissime di acqua, cibo e medicinali, in quella che la Lega definisce “una delle peggiori crisi umanitarie mai viste nella regione”.
Il comunicato richiama inoltre la responsabilità morale e giuridica delle organizzazioni internazionali, delle ONG e della società civile nel difendere i diritti del popolo palestinese, a partire dal diritto all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente con capitale Gerusalemme Est, nei confini stabiliti prima del 4 giugno 1967.