Macron: “Aiutare l’Ucraina senza provocare la Terza Guerra Mondiale” e referendum in arrivo in Francia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia non intende innescare una “Terza Guerra Mondiale” nel contesto del conflitto in Ucraina, ma intende continuare a sostenere Kiev affinché possa negoziare da una posizione di forza. L’annuncio è arrivato durante un’intervista televisiva fiume di oltre tre ore, nella quale ha delineato le priorità per gli ultimi due anni del suo mandato, che terminerà nel 2027.
Macron ha ribadito il sostegno militare all’Ucraina, pur precisando che l’obiettivo è la pace, non l’escalation del conflitto. “Dobbiamo aiutare l’Ucraina a difendersi, ma non vogliamo scatenare una Terza Guerra Mondiale,” ha detto. Ha inoltre aperto alla possibilità di discutere con altri paesi europei l’eventuale presenza di aerei francesi armati con testate nucleari sul loro territorio, come già avviene con quelli statunitensi in Belgio, Germania, Italia e Turchia. “Siamo pronti ad aprire questa discussione,” ha affermato, specificando che il quadro sarà definito nei prossimi mesi.
Durante l’intervista, Macron ha dialogato con figure molto diverse tra loro: dalla leader sindacale della CGT, Sophie Binet, al popolare influencer del fitness Tibo Inshape. A Binet, preoccupata per il futuro di circa 600 lavoratori, ha garantito che non ci sarà una nazionalizzazione delle attività francesi della ArcelorMittal, ma ha promesso di salvaguardare gli impianti presenti in Francia.
Uno dei punti chiave dell’intervista è stato l’annuncio dell’intenzione di indire referendum su temi di grande rilevanza sociale ed economica. Queste consultazioni popolari, che potrebbero tenersi tutte nello stesso giorno, toccherebbero argomenti come la riduzione del debito pubblico, l’accesso ai social media per i minori di 15 anni e il fine vita. Macron si è detto disponibile a valutare le proposte in tal senso avanzate dal suo alleato centrista François Bayrou.
Ha invece escluso che si possa tenere un referendum sull’immigrazione, come richiesto da partiti di destra e estrema destra. Sui simboli religiosi, ha chiarito la sua opposizione all’uso del velo islamico nelle competizioni sportive ufficiali, ma ha lasciato libertà di decisione alle federazioni per le attività non agonistiche.
Infine, interrogato sul suo futuro dopo il 2027, Macron ha detto di non averci ancora pensato: “Quando avrò finito, rifletterò su cosa fare dopo. Per ora, penso solo alla Francia.”
Fonte France24