MoVI, volontari in Ucraina un segnale civile contro la guerra

MoVI in Ucraina ottobre 2025: oltre 100 volontari italiani in missione di pace

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Il Movimento di Volontariato Italiano (MoVI) rilancia il proprio impegno internazionale con una nuova missione in Ucraina, prevista dall’1 al 5 ottobre 2025. L’annuncio è arrivato durante la Conferenza Nazionale del MoVI, che si è conclusa domenica 29 giugno a Roma, dopo tre giorni di incontri tra oltre 200 partecipanti e 120 associazioni provenienti da tutta Italia.

MoVI, volontari in Ucraina un segnale civile contro la guerra
MoVI, volontari in Ucraina un segnale civile contro la guerra

Nel corso dell’evento, il Movimento ha tracciato un bilancio positivo degli ultimi tre anni: 12 nuove reti territoriali sono nate e più di 100 associazioni hanno aderito al MoVI, portando il totale delle realtà attive sul territorio nazionale a oltre 470. Una crescita che riflette la vitalità del volontariato italiano e la forza delle pratiche di prossimità, sempre più centrali nelle sfide sociali contemporanee.

La missione in Ucraina si svolgerà nell’ambito del Giubileo della Speranza, promosso dal MEAN (Movimento Europeo di Azione Nonviolenta), a cui il MoVI partecipa. Più di 100 volontari italiani raggiungeranno il Paese per un’iniziativa che intende testimoniare solidarietà concreta alle popolazioni colpite dalla guerra. Il MoVI è presente in Ucraina sin dal 2022 e questa sarà la sua quarta missione nel Paese.

«Essere presenti in un territorio di guerra non solo come operatori umanitari, ma come cittadini solidali, spiegano dal MoVI, significa rompere l’indifferenza e offrire un gesto concreto di prossimità esistenziale. Un modo per influenzare positivamente il vissuto quotidiano e il benessere delle comunità locali, dimostrando che la solidarietà può e deve superare i confini».

La nuova missione del MoVI rappresenta un esempio concreto della capacità del volontariato locale e nazionale di incidere oltre i confini geografici. È la dimostrazione che i legami di solidarietà possono diventare ponti tra le comunità, anche in contesti di conflitto. Per il nostro territorio, che vede attive molte delle reti associate al MoVI, questa mobilitazione è motivo di orgoglio e stimolo alla partecipazione civica.

ET.

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