Giappone, uno studio rivela che un lavoratore su 12 si sente solo in ufficio

Solitudine al lavoro: i dati dallo studio giapponese e cosa possono fare le aziende

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Solitudine in ufficio, in Giappone un lavoratore su 12 si sente solo

Un recente studio condotto dall’Università di Tokyo ha rivelato che una persona su 12 in Giappone si sente sola sul posto di lavoro. Il dato emerge da un’indagine su oltre 24.000 lavoratori in aziende private, enti pubblici e organizzazioni. I ricercatori sottolineano che la solitudine lavorativa aumenta in modo significativo tra chi fa molte ore di straordinario, a causa dell’impatto negativo sulla salute mentale e sulla vita familiare.

Giappone, uno studio rivela che un lavoratore su 12 si sente solo in ufficio
Giappone, uno studio rivela che un lavoratore su 12 si sente solo in ufficio

Il professor Norito Kawakami, coordinatore dello studio, ha spiegato che più aumentano le ore lavorative settimanali, maggiore è il rischio di isolamento. Tra coloro che lavorano oltre 61 ore a settimana, il 15,8% ha dichiarato di sentirsi solo “quasi sempre” — una percentuale più che doppia rispetto a chi lavora meno.

Il fenomeno colpisce in particolare gli uomini, i single, i lavoratori con redditi bassi (inferiori ai 4 milioni di yen annui, circa 24.000 euro) e coloro che operano in settori come manifatturiero, agricoltura e pesca, dove la socialità è spesso più ridotta.

In un secondo studio, lo stesso gruppo di ricerca ha rilevato che chi si sente solo al lavoro ha 2,4 volte più probabilità di lasciare l’impiego entro sei mesi. Il problema quindi non è solo psicologico, ma ha anche un impatto economico e organizzativo per le aziende.

Secondo Kawakami, le aziende dovrebbero intervenire per migliorare la qualità della vita lavorativa, soprattutto nei contesti dove il carico orario limita le relazioni tra colleghi. Promuovere il benessere mentale in ufficio, infatti, non è solo una questione etica, ma anche di produttività e fidelizzazione.

In un mondo del lavoro sempre più globalizzato — e in Italia non mancano casi simili, soprattutto dopo la pandemia e con l’aumento dello smart working — il tema della solitudine professionale si impone come una nuova sfida per le imprese e le politiche del lavoro.

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