“Testa di Ferro” di Jean-Claude van Rijckeghem

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Dal celebre autore e regista fiammingo un romanzo Young Adult pluripremiato, che intreccia questioni attuali come la non conformità di genere a un’avventurosa narrazione a sfondo storico

Vincitore di cinque diversi premi, tra cui la selezione IBBY Honour List 2022 come miglior libro per il Belgio, esce ora in Italia per Camelozampa Testa di Ferro di Jean-Claude van Rijckeghem: un romanzo Young Adult potentissimo e incredibilmente autentico, che unisce l’avventura pura a sfondo storico a temi quanto mai contemporanei e attuali, con una protagonista che rifiuta il ruolo e le imposizioni collegati al suo genere e che non ha paura di lanciarsi nella vita al massimo della sua intensità.

Stans ha diciott’anni e la lingua troppo lunga, per essere una ragazza. Il bigotto fratello minore, Pier, cerca invano di tenerla a freno. Il padre è un aspirante inventore con problemi di denaro e nella Gand del 1808 una figlia è la perfetta merce di scambio. Il destino di Stans sembra segnato: matrimonio, figli. Ma una notte Stans indossa gli abiti del marito, scappa e prende il posto di un coscritto nell’esercito di Napoleone. Nessuno si accorge che quel giovane, coraggioso soldato è una ragazza…

Il marito considera la sua scomparsa come una violazione del contratto, così il padre di Stans e Pier finisce dietro le sbarre. Pier pensa di sapere dove si trova la sorella ribelle e parte alla sua ricerca, scortato da un pericoloso ceffo al servizio del marito. Ma Stans non si è mai sentita così a casa come nella Quattordicesima Compagnia

Questa celebrazione in chiave storica della non conformità di genere è tanto avvincente quanto divertente”. (Publishers Weekly)

Il suo linguaggio ruggisce, rimbomba e crepita. Solo un narratore nato può scrivere così”. (Nrc Handelsblad)

Jean-Claude van Rijckeghem, maestro del romanzo storico e d’avventura per giovani adulti, ha creato nel personaggio meravigliosamente ribelle di Stans una figura indimenticabile, una voce con cui ci si identifica fin dalle prime righe, nella sua autenticità e nella sua determinazione a non piegarsi alle regole che la società impone a una donna.

Temi di grande attualità come i ruoli e l’identità di genere entrano con delicatezza in un romanzo di avventura a sfondo storico, che si legge tutto d’un fiato. Gand, Parigi, Vienna e i campi di battaglia vicino al Danubio prendono vita nel linguaggio sensuale di van Rijckeghem, tanto che a chi legge sembra di poter annusare l’odore del sangue e della polvere da sparo, ascoltare le risate e i canti dei soldati, sentire i cannoni nella pancia.

Un romanzo che racconta con sincerità anche le relazioni familiari, come quella tra Stans e il fratello Pier, o quella, ambivalente, con la madre, soffocata nel suo ruolo socialmente imposto. C’è spazio anche per l’amore, quello che nasce teneramente tra Stans e una ballerina del bel mondo parigino, e sopra ogni cosa per la vera amicizia, cementata dai pericoli vissuti insieme e dalla sicurezza di essere amati per quello che si è, semplicemente sé stessi.

Il chiaro di luna invade la stanza. Prendo il cappello di Lieven e me lo metto. Non credo ai miei occhi: nello specchio c’è un giovane. Ha l’aspetto di qualcuno che conosco da diversi anni, ma che non ho mai osservato per bene. Che begli occhi ha. Occhi grandi e scuri, occhi pieni di vita. Occhi misteriosi. Sorride. Mi viene voglia di baciare lo specchio. Vorrei attirare il giovane a me, passargli le dita tra i capelli e soffiargli in un orecchio. È amore a prima vista. Non riesco quasi a distogliere lo sguardo, e quando le nuvole coprono di nuovo la luna e ritorna l’oscurità, niente è più come prima. Lancio un’occhiata ai contorni di mio marito che russa nel letto e non riesco a immaginare di dividere mai più quel letto con lui. Da un attaccapanni pende il lungo vestito grigio-blu con il colletto di pizzo, e non riesco a immaginare di indossarlo un’altra volta. Voglio soltanto rivedere il ragazzo dello specchio”

L’Autore

Jean-Claude van Rijckeghem (1963) è uno scrittore e produttore belga. Ha scritto e prodotto una quindicina di lungometraggi tra Belgio e Paesi Bassi, tra cui My Dad Is a Sausage (2022) e Sea Sparkle (2023), selezionati per il Giffoni Film Festival, e Moscow, Belgium (2008), vincitore del Premio della Critica al Festival di Cannes per la miglior sceneggiatura. È autore di numerosi romanzi Young Adult di ambientazione storica, tradotti in tutto il mondo e acclamati dalla critica per il suo stile vibrante, che ne fa un maestro del romanzo d’avventura.

La Tradutricce

Olga Amagliani, dopo la laurea presso la Scuola per Interpreti e Traduttori di Trieste e un master in Traduzione audiovisiva e multimediale, lavora da oltre dieci anni come traduttrice per case editrici, musei, agenzie. Per Camelozampa ha già tradotto, tra gli altri, Sono Vincent e non ho paura – finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi – Hotel BonbienZucchero filato Drama Queen

Casa editrice: Camelozampa

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