Arduini attacca: “Licenziamenti ingiustificati alla InterPuls, la Regione intervenga”

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ALBINEA (RE) – Due lavoratrici della InterPuls, azienda specializzata in attrezzature per la mungitura, sono state licenziate improvvisamente a fine maggio. Una delle due era rientrata da poco dalla maternità. La notizia ha suscitato forte indignazione tra colleghi, sindacati e istituzioni.

La Fiom Cgil ha denunciato la vicenda, parlando di una scelta aziendale priva di dialogo e alternative. Secondo il sindacato, il licenziamento sarebbe stato giustificato dall’introduzione di un nuovo software gestionale che renderebbe obsolete alcune mansioni. Tuttavia, il sistema informatico non risulta ancora operativo, lasciando perplessi sulla reale motivazione.

In risposta, i lavoratori della InterPuls hanno organizzato uno sciopero lo scorso 3 giugno, con un’ampia adesione. «Un gesto di solidarietà ma anche un segnale forte contro metodi inaccettabili», ha dichiarato la Fiom.

Anche la politica è intervenuta. Maria Laura Arduini, consigliera regionale del Partito Democratico, ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo un incontro con le parti sociali. «È fondamentale tutelare il lavoro, come previsto dal Patto per il Lavoro e il Clima sottoscritto in Emilia-Romagna», ha sottolineato.

Arduini attacca: “Licenziamenti ingiustificati alla InterPuls, la Regione intervenga”
Maria Laura Arduini

Solidarietà è arrivata anche dalla sindaca di Albinea Roberta Ibattici e dall’assessore regionale al lavoro Giovanni Paglia, che hanno criticato duramente la gestione dell’azienda.

Questo episodio non riguarda solo due persone: è un campanello d’allarme per tutto il tessuto produttivo locale. Quando il cambiamento tecnologico viene gestito senza responsabilità sociale, a pagare sono sempre i più vulnerabili. L’Emilia-Romagna, terra di cooperazione e diritti, non può permettersi di tornare indietro sulle tutele del lavoro.

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