New York è a un passo da scrivere una nuova pagina della sua storia politica. Zohran Mamdani, deputato 33enne del distretto del Queens e figura emergente del movimento socialista democratico, è in netto vantaggio nelle primarie del Partito Democratico per la carica di sindaco. Se confermato, sarà il primo sindaco musulmano della città.
Il suo principale avversario, l’ex governatore Andrew Cuomo, ha ufficialmente riconosciuto la sconfitta, dichiarando: «È la sua serata. Se l’è meritata. Ha vinto». Un’ammissione che arriva al termine di una competizione combattutissima, in un clima politico acceso e con un’affluenza alle urne sorprendentemente alta nonostante l’ondata di caldo che ha colpito la città.
In molti si aspettavano che il risultato sarebbe dipeso dal complesso sistema del “voto a scelta multipla”, ma Mamdani è riuscito a conquistare un vantaggio chiaro già nella fase iniziale dello spoglio.
Secondo la responsabile della sua campagna, Elle Bisgaard-Church, «I cittadini dei cinque distretti si sono mobilitati in massa, spinti dalla nostra visione di una città più giusta e accessibile».
Fino a poco tempo fa relativamente sconosciuto, Mamdani ha saputo catalizzare il sostegno di una base giovane e progressista, grazie anche a una forte presenza online. Le sue posizioni chiare su temi come l’equità sociale, la giustizia abitativa e la riforma della polizia hanno conquistato molti, ma non sono mancate le critiche, soprattutto da parte di chi ne contesta l’inesperienza e le posizioni decise sul conflitto israelo-palestinese.
Rappresentante di un’area tra le più etnicamente variegate degli Stati Uniti, Mamdani ha trasformato la sua candidatura in un messaggio politico più ampio, che guarda oltre i confini della metropoli.
Intanto, nel campo repubblicano, non ci sono state primarie: il partito ha riconfermato Curtis Sliwa, già candidato nel 2021. Il sindaco uscente Eric Adams, al centro di molte polemiche, ha scelto di correre da indipendente per ottenere un secondo mandato.
Lo scontro elettorale del 4 novembre 2025 si preannuncia dunque storico: Mamdani per i Democratici, Sliwa per i Repubblicani e Adams come indipendente. Una corsa a tre che potrebbe ridefinire il futuro di New York.
ET.
