Durante una visita ufficiale a Giacarta, il premier cinese Li Qiang ha incontrato il nuovo presidente indonesiano Prabowo Subianto, confermando l’intenzione della Cina di rafforzare i legami politici, economici e strategici con l’Indonesia. L’incontro rappresenta un passo significativo verso una cooperazione più stretta tra i due Paesi, in particolare in un momento in cui le sfide globali richiedono un maggiore coordinamento tra le nazioni emergenti.
Li ha portato i saluti del presidente cinese Xi Jinping, sottolineando come Cina e Indonesia siano legate da una solida amicizia, consolidata in 75 anni di relazioni diplomatiche. Questo legame, ha affermato, è oggi più attuale che mai e offre nuove opportunità di collaborazione.
Durante la visita di Prabowo in Cina, nel novembre 2024, i leader dei due Paesi avevano già tracciato una visione congiunta per creare una comunità sino-indonesiana con un impatto regionale e globale. Ora, Li ha ribadito l’impegno di Pechino a proseguire su quella strada, puntando su una cooperazione strutturata lungo cinque assi principali: politica, economia, scambi culturali, affari marittimi e sicurezza.
Tra i progetti centrali figura l’ulteriore valorizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Jakarta-Bandung, simbolo della collaborazione infrastrutturale tra i due Paesi. Inoltre, si punta a sviluppare il Corridoio Economico Regionale e l’iniziativa “Due Paesi, Due Parchi”, con l’obiettivo di aumentare la connettività commerciale e la collaborazione industriale.
Li ha anche menzionato la volontà di rafforzare gli investimenti nei settori dell’energia rinnovabile, dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale e dell’aerospazio, ambiti strategici per il futuro sviluppo economico della regione. Sarà centrale anche l’ampliamento degli scambi culturali e delle iniziative in ambiti chiave per il benessere delle popolazioni, come agricoltura, sanità e lotta alla povertà.
Il premier cinese ha infine criticato il crescente protezionismo e ha rinnovato l’invito alla cooperazione tra i Paesi in via di sviluppo, riaffermando i principi della coesistenza pacifica, del multilateralismo e del libero scambio, secondo lo spirito della Conferenza di Bandung.