“Estate” Promessa e nostalgia.

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Una luce immobile e accecante, le onde del mare increspate di spuma, il canto delle cicale oltre la spiaggia, i bambini sulla sabbia tra castelli e conchiglie, le sagome di chi abbiamo amato per una stagione sola.

L’estate vive anche in fotogrammi fissati nella memoria, perché non è solo un momento particolare dell’anno, è anche un’idea di felicità, di rifugio, di luogo ideale della nostra giovinezza. In questo viaggio dell’uomo attraverso le stagioni, riscopriamo l’estate come il tempo dei desideri e dei sogni. E tra arte, musica, letteratura, la inseguiamo lungo il cammino della storia: nelle apparizioni delle divinità greche e nell’arido regno egizio; nelle risaie assolate degli imperi cinesi e nelle feste dei santi medievali; negli ombrosi giardini del mondo islamico e nei «grand tour» di ricchi viaggiatori europei. Infine, nel caldo sempre più afoso delle città contemporanee, e nei luoghi esotici o affollati delle nostre vacanze. Questo è il racconto della stagione più attesa, lunga e al tempo stesso fugace come una giornata di sole.

Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «La via della seta» (con F. Cardini, 2017), «Quando guidavano le stelle» (nuova ed. 2019), «L’ignoto davanti a noi» (nuova ed. 2021), «Note che raccontano la storia» (2022). Questo volume conclude la serie «Le stagioni» in cui sono usciti: «Inverno» (2018), «Primavera» (2020) e «Autunno» (2020).

LE STAGIONI
di Alessandro Vanoli

L’orologio della terra da sempre scandisce il nostro operare e il nostro sentire. Quattro libri per raccontare la storia di un rapporto antico e sempre rinnovato tra uomo, natura e tempo. Arte, letteratura, tradizioni religiose, musica: le stagioni sono parte di noi, abitano i nostri sentimenti, ricordi e sogni.

Casa editrice: il Mulino

LEGGI ANCHE

Fare la scuola coi fichi secchi

“Fare la scuola coi fichi secchi”. Ovvero pensare di risolvere i problemi della scuola senza investire risorse economiche. Si parla tanto di bullismo e inclusione