Iran e Pakistan uniti contro i crimini a Gaza nuovi accordi su commercio e sicurezza

Iran e Pakistan uniti contro i crimini a Gaza: nuovi accordi su commercio e sicurezza

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Durante una visita ufficiale a Teheran, il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha incontrato il Leader della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Ali Khamenei, e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, con l’obiettivo di rafforzare i legami bilaterali e affrontare le crisi nella regione, in particolare quella di Gaza.

Iran e Pakistan uniti contro i crimini a Gaza nuovi accordi su commercio e sicurezza
Iran e Pakistan uniti contro i crimini a Gaza nuovi accordi su commercio e sicurezza

Nel colloquio con Khamenei, gran parte dell’attenzione è stata dedicata alla questione palestinese. Il Leader iraniano ha sottolineato l’importanza dell’unità tra i Paesi islamici per fermare i crimini del regime israeliano nella Striscia di Gaza, dove la popolazione civile vive sotto continui bombardamenti e assedi.

Khamenei ha elogiato la posizione del Pakistan, che non ha mai normalizzato i rapporti con Israele nonostante le pressioni occidentali. “Pakistan non ha mai ceduto alle tentazioni di avvicinarsi al regime sionista,” ha dichiarato, lodando il ruolo che Islamabad potrebbe giocare nell’ottenere un’azione collettiva del mondo islamico a sostegno dei palestinesi.

Nel corso della visita, Sharif ha incontrato anche il neo-eletto presidente iraniano Pezeshkian. Entrambi i leader hanno ribadito la necessità di rafforzare i rapporti economici, culturali e di sicurezza tra i due Paesi, lamentando il ritardo nell’integrazione economica tra le nazioni islamiche.

Attualmente, il commercio tra Iran e Pakistan si attesta intorno ai 2 miliardi di dollari annui, ma secondo Sharif potrebbe arrivare facilmente a 10 miliardi, con maggiori collegamenti bancari e volontà politica. Uno degli strumenti chiave per questa crescita sarebbe il completamento del gasdotto Iran-Pakistan, progetto da 7 miliardi di dollari bloccato da oltre un decennio a causa delle sanzioni USA.

Altro punto cruciale dell’agenda è stato il contrasto al terrorismo. Le regioni di confine tra Iran e Pakistan, in particolare Sistan-Baluchestan e Balochistan, sono teatro di attività di gruppi terroristici sostenuti da forze esterne. Entrambe le parti hanno convenuto sulla necessità di potenziare la cooperazione in materia di intelligence e sicurezza.

Sharif ha assicurato che il Pakistan non permetterà mai che il suo territorio venga usato contro l’Iran, proponendo una collaborazione “a tutto campo” nella lotta al terrorismo. Pezeshkian ha ribadito che il terrorismo rappresenta “un nemico comune” da combattere insieme.

L’incontro tra Iran e Pakistan ha segnato un importante passo avanti verso una maggiore cooperazione tra i due Paesi, non solo sul piano bilaterale ma anche nella cornice più ampia della solidarietà tra nazioni musulmane. In un mondo segnato da divisioni e conflitti, Teheran e Islamabad cercano di costruire ponti politici ed economici per affrontare insieme sfide comuni.

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