Secondo quanto riportato dalla CNN, Israele si starebbe preparando per un possibile attacco militare contro i siti nucleari iraniani. La notizia arriva dopo che i servizi segreti statunitensi hanno notato un’intensificazione delle attività militari israeliane, incluse esercitazioni aeree e il trasferimento di munizioni speciali. Sebbene non vi sia ancora una conferma ufficiale dell’attacco, la situazione preoccupa fortemente gli Stati Uniti per il rischio concreto di un conflitto regionale più ampio.
Le tensioni tra Iran e Stati Uniti si sono acuite di recente, in seguito alle dichiarazioni della Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, che ha definito “inaccettabile” la richiesta americana di fermare l’arricchimento dell’uranio. Khamenei ha ribadito che il programma nucleare iraniano rispetta gli accordi internazionali del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT).
Israele, tuttavia, teme che eventuali accordi diplomatici tra USA e Iran possano risultare insufficienti per impedire a Teheran di ottenere armi nucleari. Un funzionario israeliano ha infatti affermato: “Se gli Stati Uniti dovessero firmare un cattivo accordo con l’Iran, Israele è pronto ad agire da solo”. Gli analisti, però, evidenziano che senza il sostegno militare statunitense – specialmente in termini di armamenti capaci di distruggere bunker sotterranei – Israele difficilmente riuscirebbe a neutralizzare completamente le strutture nucleari iraniane.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso chiaramente la sua preferenza per una soluzione diplomatica, precisando però che l’opzione militare rimane aperta se l’Iran non si mostrerà collaborativo. Trump auspica un accordo che permetta all’Iran di utilizzare l’energia nucleare per scopi civili ma senza procedere all’arricchimento dell’uranio.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto pressione politica interna, ha ribadito che qualsiasi accordo deve necessariamente prevedere lo smantellamento totale del programma nucleare iraniano. La stretta relazione di Netanyahu con Trump potrebbe influenzare significativamente le decisioni future degli USA.
La situazione rimane delicata e in continua evoluzione, con negoziati diplomatici in corso e un’intensificazione delle attività militari che tiene il mondo col fiato sospeso, preoccupato per le possibili conseguenze di una nuova crisi in Medio Oriente.