Il Kuwait ribadisce il suo impegno per i diritti dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro
In occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori, celebrata il 1° maggio, il Kuwait ha riaffermato il proprio impegno a tutela dei diritti dei lavoratori e per la promozione di condizioni di lavoro dignitose. Durante una conferenza organizzata dal Ministero degli Affari Esteri, con il patrocinio del ministro Abdullah Al-Yahya, rappresentanti di istituzioni pubbliche e ministeri si sono riuniti per fare il punto sugli sforzi del Paese in ambito lavorativo.

Il viceministro degli Esteri, Sheikh Jarrah Jaber Al-Ahmad Al-Sabah, ha partecipato all’evento e visitato una mostra dedicata al contributo dei lavoratori allo sviluppo nazionale, illustrando anche le tutele giuridiche attualmente in vigore per garantirne sicurezza e benessere.
Durante una tavola rotonda dal titolo “Alloggi adeguati e benessere dei lavoratori in Kuwait: standard internazionali e soluzioni sostenibili”, l’ambasciatrice Sheikha Jawaher Al-Duaij Al-Sabah, responsabile per i diritti umani presso il ministero, ha sottolineato che il 75% della forza lavoro in Kuwait è costituito da lavoratori a contratto provenienti da oltre 170 Paesi. Questa diversità riflette la dimensione globale dei progetti di sviluppo in corso.
Tra le iniziative più concrete illustrate figurano la realizzazione di sei “città del lavoro”, dedicate all’accoglienza dei lavoratori stranieri, l’apertura a febbraio di un centro di accoglienza per lavoratori migranti maschi, e una campagna nazionale di sensibilizzazione sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro lanciata lo scorso marzo.
Il Kuwait sta anche aggiornando la propria legislazione su tratta di esseri umani, lavoro domestico e occupazione nel settore privato, in linea con le direttive internazionali e gli obiettivi del piano di sviluppo “New Kuwait 2035”. La collaborazione con organizzazioni come UN-Habitat, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è stata indicata come fondamentale, così come il contributo di aziende private come Alshaya Group e Kuwait National Petroleum Company.
L’ambasciatrice ha inoltre annunciato la nuova strategia nazionale contro il traffico e lo sfruttamento di esseri umani per il periodo 2025–2028, presentata durante il sesto forum regionale contro la tratta, e ha anticipato che i diritti dei lavoratori saranno uno dei temi centrali del World Social Summit che si terrà a novembre a Doha.
In parallelo, il Diwan nazionale per i diritti umani del Kuwait ha diffuso un messaggio per celebrare la Festa del Lavoro, ribadendo il proprio sostegno a condizioni lavorative sicure, giuste e libere da ogni forma di sfruttamento. Tra le attività recenti, il Diwan ha preso parte a una campagna per la sicurezza dei rider, raggiungendo oltre 39.000 lavoratori con materiali informativi in sette lingue, in collaborazione con aziende di consegna. Inoltre, in sinergia con il ministero della Salute, ha facilitato la vaccinazione antinfluenzale per 3.224 autisti, nel tentativo di ridurre le malattie legate a condizioni di lavoro difficili.
Il Kuwait – ha concluso il Diwan – è determinato a rafforzare la consapevolezza sui diritti dei lavoratori e migliorare la qualità del lavoro, in particolare nei settori più vulnerabili della società.
Fonte kuwaittimes