L’annuncio controverso della compagnia aerea pakistana

L’annuncio controverso della compagnia aerea pakistana: Oppure guerrilla marketing?

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La compagnia aerea nazionale del Pakistan “PIA” ha ricevuto pesanti critiche per aver pubblicato un annuncio pubblicitario che mostrava un aereo diretto verso la Torre Eiffel.

L’annuncio, progettato per promuovere la ripresa dei voli della Pakistan International Airlines (PIA) verso la capitale francese, riportava la didascalia: “Parigi, arriviamo oggi” (“Paris, we’re coming today”).

Tuttavia, molti utenti dei social media hanno notato una somiglianza inquietante tra l’immagine e gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.

“È un annuncio o una minaccia?” ha scritto un utente su X (ex Twitter). Un altro ha chiesto alla compagnia di “licenziare il responsabile del marketing”.

L’immagine, pubblicata la scorsa settimana, ha ottenuto oltre 21 milioni di visualizzazioni su X e ha generato un’ondata di indignazione. A peggiorare la situazione, la campagna ha scatenato un’ondata di trolling e meme su internet, con utenti di tutto il mondo che hanno preso di mira l’azienda per la scelta inappropriata dell’immagine e della frase.

Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha ordinato un’indagine sull’accaduto, mentre il ministro degli Esteri Ishaq Dar ha criticato duramente l’annuncio, secondo quanto riportato da Geo News, un’emittente pakistana.

Il giornalista pakistano Omar Quraishi ha affermato che l’annuncio della PIA lo ha lasciato “veramente senza parole”. “La direzione della compagnia aerea non ha controllato l’annuncio? Non sanno nulla della tragedia dell’11 settembre, in cui furono usati aerei per colpire edifici? Non hanno pensato che questo avrebbe potuto essere percepito in modo simile?” ha scritto su X.

La compagnia aerea non ha rilasciato commenti sull’incidente. Tuttavia, la PIA non è nuova alle polemiche. Alcuni utenti di X hanno ricordato che nel 1979 la compagnia pubblicò un annuncio che mostrava l’ombra di un aereo passeggeri sulle Torri Gemelle.

Nel 2017, la compagnia fu derisa quando il personale sacrificò una capra per scacciare la sfortuna dopo uno dei peggiori disastri aerei del paese. E nel 2019, la PIA fece discutere per aver chiesto agli assistenti di volo di dimagrire o rischiare di essere sospesi.

Nel frattempo, il clamore per l’annuncio è solo l’ultimo di una serie di problemi per la PIA, che sta lottando contro gravi perdite finanziarie e difficoltà nel processo di privatizzazione.

A novembre, l’unico offerente interessato all’acquisto della compagnia aveva offerto meno del 12% del prezzo minimo di vendita fissato a circa 300 milioni di dollari.

Mentre la PIA tenta di riprendersi, il danno d’immagine causato dall’annuncio e il conseguente trolling globale non hanno fatto altro che aggiungere benzina sul fuoco, lasciando la compagnia in una posizione sempre più precaria.

Gli alti e bassi della PIA:

Cabina Equipaggio PIA

La Pakistan International Airlines, una volta considerata un pioniere dell’aviazione asiatica, ha una storia ricca di successi e battute d’arresto. Fondata nel 1955, la compagnia ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo dell’industria aerea della regione. Negli anni ‘60, la PIA era rinomata per il suo servizio impeccabile, tanto da essere la prima compagnia asiatica a introdurre voli con assistenza a bordo e la prima a operare un volo con un Boeing 707.

Tuttavia, la situazione ha cominciato a deteriorarsi dagli anni ‘90 a causa di cattiva gestione, corruzione e interferenze politiche. Incidenti aerei, una reputazione compromessa e crescenti debiti hanno segnato il declino della compagnia. La crisi è culminata in un tentativo di privatizzazione che finora non ha avuto successo.

Nonostante ciò, la PIA ha avuto momenti di ripresa, come l’introduzione di nuove rotte e modernizzazioni della flotta. Tuttavia, queste iniziative non sono state sufficienti a risolvere i problemi strutturali della compagnia.

Alcuni osservatori ritengono che la PIA stia cercando di adottare strategie di “guerrilla marketing” per attirare l’attenzione, anche se in modo controverso. Gli utenti dei social media, in modo ironico, hanno soprannominato le tattiche della compagnia “gorilla marketing” per evidenziare l’approccio poco raffinato e talvolta aggressivo.

Resta da vedere se la compagnia riuscirà a superare questa nuova ondata di critiche e risollevarsi da una situazione finanziaria e reputazionale sempre più complessa.

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