“L’ultimo degli oblati” La vicenda che ha ispirato il film di Marco Bellocchio “Rapito”

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La vicenda che ha ispirato il film di Marco Bellocchio “Rapito” in concorso al Festival di Cannes 2023.

Nel 1859 scoppia a Bologna il primo scandalo dell’Italia risorgimentale: il piccolo Edgardo Mortara è stato rapito l’anno precedente da gendarmi pontifici e portato a Roma applicando, per l’ultima volta, un’antica usanza secondo la quale gli ebrei che avessero ricevuto il battesimo dovessero essere “oblati”, cioè educati dalla Chiesa. Si apre un processo giudiziario contro padre Feletti, indicato dalle indagini quale mandante del sequestro; ma sarà destinato più a confondere che a chiarire. Edgardo non tornerà mai dai suoi genitori, prenderà i voti e diverrà uno dei più celebri predicatori del suo tempo; ma nel suo animo la verità non riuscirà mai a farsi strada: qual è la sua vera fede? Quella ebraica della sua famiglia o la nuova, cristiana e cattolica? Così, sui due piani dei fatti e del sentimento, si dipana questo volume, una “cronaca narrativa” asciutta e insinuante.

L’ultimo degli oblati si basa su una vicenda realmente accaduta nei luoghi e negli anni indicati. I protagonisti sono tutti personaggi reali, ai quali gli autori hanno prestato a volte motivazioni, atteggiamenti, azioni di fantasia. Alcuni personaggi, sempre nello spirito di allora, sono frutto di totale invenzione. Gli avvenimenti che riguardano la storia di Bologna tra il 1858 e il 1870 sono autentici, anche se gli autori ne hanno manipolato la cronologia e arricchito l’intreccio.

Casa editrice: Pendrago

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