Perché mi sono candidato? Reggio Emilia la città della pace.

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Mancano quasi 4 settimane alle amministrative del 2024, è presentata la lista di Sinistra in Comune a sostegno di Marco Massari, e io mi sono candidato al Consiglio Comunale di Reggio Emilia e vi spiego il perché?

Come cittadino italiano di origine pakistana, ho avuto il privilegio di vivere e respirare la bellezza della diversità culturale fin dalla mia infanzia. Questa esperienza mi ha plasmato in profondità, insegnandomi il valore dell’inclusione, della comprensione e della collaborazione tra persone di differenti origini e tradizioni.

L’importanza dell’integrazione e dell’inserimento sociale sono diventate le pietre miliari del mio impegno. Ho visto di persona come la diversità possa arricchire le nostre comunità, portando prospettive uniche e arricchendo il tessuto sociale che ci lega.

Con questa consapevolezza nel cuore, mi candido con l’obiettivo di essere una voce per tutti coloro che si sentono marginalizzati, trascurati o non rappresentati nella nostra amata Reggio Emilia. Voglio lavorare per creare un ambiente in cui ognuno possa sentirsi accettato, rispettato e valorizzato per ciò che è.

Il sostegno di tutti voi e in particolare della mia comunità è fondamentale per il successo di questa missione. Insieme possiamo superare le sfide, costruire ponti e creare un futuro migliore per tutti.

Condivido con voi il volantino della mia campagna, simboli tangibili del nostro impegno comune. Vi invito a diffonderli, a condividere la nostra visione e a darmi il vostro prezioso sostegno.

Grazie di cuore per avermi ascoltato e per aver considerato la mia candidatura. Sono pronto a mettermi al servizio della nostra comunità di Reggio Emilia e a lavorare instancabilmente per un futuro più inclusivo e prospero per tutti.

Andate votare il l’8 e 9 giugno.

Di Chaudhary Sajawal Nadeem

LEGGI ANCHE

Cos’è l’Eid Ghadeer?

Eid Ghadeer, noto anche come Eid al-Ghadeer, è un evento significativo per molti musulmani, in particolare all’interno della setta sciita. È un giorno che commemora

Amnesty International Rapporto 2023-2024

Il 28 maggio 1961 il quotidiano inglese The Observer pubblica la lettera aperta, firmata dall’avvocato londinese Peter Benenson intitolata “The Forgotten Prisoners” (I prigionieri dimenticati) che inizia