Quasi il 75% dei giornalisti uccisi nel 2023 sono morti nella guerra Israele-Gaza: CPJ

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Nel 2023, il Comitato per la protezione dei giornalisti internazionale (CPJ) ha riferito che l’anno più mortale per i giornalisti in quasi un decennio ha visto la morte di 72 giornalisti su 99 a livello mondiale legati alla guerra Israele-Gaza.

Il CPJ ha sottolineato che senza queste vittime, la tendenza globale complessiva delle vittime dei giornalisti sarebbe diminuita. Il conflitto ha colpito in modo sproporzionato i giornalisti palestinesi, costituendo quasi il 75% di tutte le morti di giornalisti nel mondo.

La presidente del CPJ Jodie Ginsberg ha espresso preoccupazione per la minaccia senza precedenti ai giornalisti, sottolineando il ruolo cruciale svolto dai giornalisti di Gaza che riferiscono sul campo. Il CPJ sta indagando se alcuni giornalisti nel conflitto di Gaza siano stati deliberatamente presi di mira dalle forze israeliane, costituendo potenzialmente crimini di guerra. Ginsberg ha sollecitato la solidarietà globale con i giornalisti che affrontano minacce, non solo a Gaza ma a livello globale, poiché il bilancio complessivo delle vittime dei giornalisti nel 2023 ha raggiunto il più alto dal 2015.

Il CPJ ha inoltre sottolineato la riduzione delle vittime dei giornalisti in Ucraina e Messico, esprimendo al contempo le preoccupazioni attuali in Somalia e le Filippine.

LEGGI ANCHE

Cos’è l’Eid Ghadeer?

Eid Ghadeer, noto anche come Eid al-Ghadeer, è un evento significativo per molti musulmani, in particolare all’interno della setta sciita. È un giorno che commemora

Amnesty International Rapporto 2023-2024

Il 28 maggio 1961 il quotidiano inglese The Observer pubblica la lettera aperta, firmata dall’avvocato londinese Peter Benenson intitolata “The Forgotten Prisoners” (I prigionieri dimenticati) che inizia