Shehbaz in missione diplomatica il Pakistan cerca sostegno dopo lo scontro con l’India

Shehbaz in missione diplomatica: il Pakistan cerca sostegno dopo lo scontro con l’India

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Istanbul – Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif è arrivato domenica sera a Istanbul, dando ufficialmente inizio a un tour diplomatico in quattro Paesi. Obiettivo della missione: ringraziare le nazioni amiche per il sostegno dimostrato a Islamabad durante le recenti tensioni con l’India.

hehbaz in missione diplomatica il Pakistan cerca sostegno dopo lo scontro con l’India
Shehbaz in missione diplomatica il Pakistan cerca sostegno dopo lo scontro con l’India

Ad accogliere Shehbaz all’aeroporto c’era il ministro turco della Difesa nazionale, Yasar Guler. Poco dopo, il premier ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per un colloquio che ha toccato diversi temi cruciali: dalle relazioni bilaterali alla lotta contro il terrorismo, passando per la cooperazione nei settori della difesa, economia, turismo e cultura.

Secondo quanto comunicato da Fahrettin Altun, capo dell’ufficio comunicazione della presidenza turca, Erdogan ha ribadito il pieno sostegno della Turchia al Pakistan, dichiarando che Ankara sarà sempre al fianco di Islamabad, “nel bene e nel male”.

La delegazione pakistana comprende il vicepremier Ishaq Dar, il ministro dell’Informazione Attaullah Tarar e il consigliere speciale del premier Tariq Fatemi.

Dopo la Turchia, Shehbaz visiterà anche Azerbaigian, Iran e Tagikistan. Ogni tappa del viaggio sarà l’occasione per rafforzare i rapporti bilaterali e confrontarsi su temi di rilievo regionale e internazionale. In Tagikistan, il premier prenderà parte anche alla Conferenza Internazionale sui Ghiacciai prevista a Dushanbe il 29 e 30 maggio.

Il viaggio si inserisce in un contesto delicato: la recente crisi tra Pakistan e India è sfociata in uno scontro a fuoco breve ma intenso, con lanci di missili e attacchi transfrontalieri. Tutto è iniziato il 22 aprile, quando un attentato a Pahalgam, nella regione contesa del Kashmir, ha causato la morte di 26 turisti. Nuova Delhi ha subito puntato il dito contro Islamabad, accusandola senza fornire prove concrete. Il Pakistan ha respinto le accuse, definendole infondate.

Gli scontri si sono fermati solo grazie alla mediazione degli Stati Uniti, come confermato dall’ex presidente americano Donald Trump.

Azerbaigian e Iran, da parte loro, hanno espresso vicinanza al Pakistan. Baku ha mostrato solidarietà nonostante le pressioni indiane, mentre Teheran si è offerta come mediatrice per calmare le acque tra i due vicini armati di testate nucleari.

In parallelo, il governo pakistano ha lanciato una campagna diplomatica per raccontare la propria versione dei fatti ai partner internazionali. Tra le iniziative, anche la formazione di una delegazione di alto livello guidata da Bilawal Bhutto, leader del Partito Popolare Pakistano, incaricata di spiegare la posizione pakistana nelle capitali chiave del mondo.

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