Il portavoce dell’esercito pakistano, il generale Ahmed Sharif Chaudhry, ha lanciato un chiaro avvertimento all’India: qualsiasi violazione del cessate il fuoco sarà affrontata con una risposta “immediata e certa”. Lo ha dichiarato in un’intervista all’emittente britannica Sky News, sottolineando come un’escalation militare tra i due Paesi possa portare a una distruzione reciproca.
L’allerta arriva dopo giorni di tensione tra India e Pakistan, in seguito all’attacco avvenuto nella zona di Pahalgam, per il quale Nuova Delhi accusa Islamabad. Tra il 6 e il 7 maggio, l’India ha lanciato una serie di raid aerei contro il Pakistan, che hanno causato vittime tra i civili. Nei giorni successivi si sono verificati scambi di missili tra le due nazioni. La situazione si è calmata solo grazie a una mediazione statunitense.
Il 10 maggio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che le due parti avevano raggiunto un cessate il fuoco. Secondo il governo pakistano, l’offensiva indiana ha provocato la morte di 40 civili, tra cui sette donne e 15 bambini, e il ferimento di altre 121 persone.
Nel corso dell’intervista, il generale Chaudhry ha criticato l’atteggiamento indiano definendolo “una ricetta per l’autodistruzione”, e ha ricordato che il rischio di un conflitto nucleare è reale. “Chiunque abbia buon senso, come gli Stati Uniti, comprende quanto sia assurda la situazione e quali siano le intenzioni dell’India”, ha affermato.
Il generale ha inoltre puntato il dito contro la presenza massiccia dell’esercito indiano in Kashmir, denunciando vessazioni contro la popolazione locale. “Il problema del Kashmir deve essere risolto secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite, rispettando la volontà del popolo kashmiro,” ha dichiarato.
Infine, ha ribadito che ogni violazione della sovranità pakistana riceverà una risposta “brutale”. Ha anche ricordato che una guerra tra India e Pakistan, due potenze nucleari, metterebbe in pericolo la vita di oltre 1,6 miliardi di persone e non può essere un’opzione praticabile.
