Un memoir dedicato “al tempo cancellato dal tempo trascorso”, il tentativo di riannodare fili che l’autore, sminuendosi, definisce come “un momento di umana debolezza” quasi a denunciarne l’inutilità, ma senza davvero convincere il lettore che non ne valga la pena.
Mauro Zani ha trascorso una vita in politica: è stato segretario FGCI Bologna; Presidente della Provincia, segretario PCI e PDS di Bologna; segretario regionale PDS e DS. Deputato dal 1994 al 2004, in seguito eletto al Parlamento Europeo dove è rimasto fino al 2009. Dal 1992 al 1998 è stato componente della segreteria nazionale PDS e DS. Con la nascita del PD ha deciso di non dedicarcisi più attivamente, senza però mai abbandonarla.
In questo volume ispirato dai ricordi ha deciso di tornare alle origini: non le esperienze di tanti anni di militanza ma ancora più indietro, a quando era bambino e le sue estati si svolgevano sulle rive del Samoggia. Un’infanzia negli anni del secondo dopoguerra in una Borgata non meglio identificata della campagna tra Bologna e Finale Emilia. Storie di come si era in un passato davvero remoto, abitato da uomini e donne duri, famiglie numerose, rapporti sinceri. Quando si cresceva senza telefono e senza televisione, cosa che oggi sembra impossibile, ma accadeva, e ci si divertiva andando a pescare.
Casa editrice: Pendragon