“Uomini non si nasce”, Un uomo etero può essere femminista?

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Divertente, intelligente e rivoluzionario.

Secondo Le Monde: “Letourneur invita a dare uno sguardo nuovo, più completo, sulle pratiche e le incarnazioni quotidiane del maschio. Figure prese in prestito dalla cultura pop che aiutano a rendere divertente e accessibile la complessità dell’argomento.”

Autrice trans-femminista, Daisy Letourneur introduce in questo saggio rivoluzionario un elemento nuovo e ancora poco valorizzato nel panorama degli studi di genere, facendo di Uomini non si nasce uno snodo essenziale per approfondire le grandi mutazioni contemporanee.

La decostruzione della femminilità è sempre stata al centro del pensiero e degli studi femministi, a partire dalla famosa frase di Simone de Beauvoir: “Donna non si nasce, lo si diventa”.

La decostruzione della mascolinità o, più in generale, gli studi sulla mascolinità hanno invece fatto più fatica a diffondersi nonostante la centralità della discussione nel dibattito sulla fine (o meno) del sistema binario patriarcale, su cui si fonda, da millenni, la nostra società.

Ebbene, Letourneur riesce nel difficile compito di affrontare la mascolinità dalla prospettiva femminista di donna trans, posizione privilegiata che le permette di utilizzare la propria esperienza come esempio vivente della destrutturazione dell’identità dominante.

L’autrice si propone di esplorare e mettere in prospettiva le diverse forme di mascolinità attingendo al lavoro di pensator3 di spicco, da Judith Butler a Monique Wittig, ma anche di autrici più popolari come la fumettista svedese Liv Strömquist o la giornalista Victoire Tuaillon.

Attraverso le semplici domande: “Cosa significa essere un vero uomo? E uno falso? Un uomo etero può essere femminista? I maschi decostruiti sono il futuro del femminismo?”.

Letourneur costruisce un saggio divertente, a tratti sardonico, con l’aiuto di caricature e aneddoti, per insegnare agli uomini del futuro come diventare veri alleati del nuovo femminismo.

Casa editrice: Fandango libri

LEGGI ANCHE

Fare la scuola coi fichi secchi

“Fare la scuola coi fichi secchi”. Ovvero pensare di risolvere i problemi della scuola senza investire risorse economiche. Si parla tanto di bullismo e inclusione