Pakistan condanna gli attacchi indiani: “Atto di guerra, risponderemo nel rispetto della Carta ONU”
Il Comitato per la Sicurezza Nazionale (NSC) del Pakistan ha condannato con fermezza i recenti attacchi aerei dell’India all’interno del territorio pakistano, definendoli “atti di guerra” e gravi violazioni del diritto internazionale. L’NSC ha accusato New Delhi di aver colpito deliberatamente civili, tra cui donne e bambini, definendo l’azione “un crimine vergognoso e odioso”.

La riunione, presieduta dal Primo Ministro Shehbaz Sharif, ha visto la partecipazione dei vertici politici e militari del paese, tra cui il capo di Stato Maggiore Sahir Shamshad Mirza, il direttore generale dei servizi segreti (ISI) Asim Malik, i capi delle forze armate e membri chiave del governo, come il Vicepremier Ishaq Dar e i ministri della Difesa e dell’Interno.
Secondo il comunicato ufficiale, gli attacchi indiani — che avrebbero coinvolto missili, droni e incursioni aeree — hanno colpito diverse città del Punjab (Sialkot, Shakargarh, Muridke, Bahawalpur) e dell’Azad Jammu e Kashmir (Kotli e Muzaffarabad). Tra le infrastrutture danneggiate figurano anche moschee e l’impianto idroelettrico Neelum-Jhelum. Il governo ha segnalato inoltre il rischio generato per il traffico aereo civile internazionale.
L’India ha giustificato le operazioni militari sostenendo di voler colpire presunti campi terroristici, ma il Pakistan ha respinto queste accuse, affermando che si tratta di pretesti privi di fondamento. Islamabad ha già autorizzato ispezioni internazionali sui luoghi colpiti e invita la comunità internazionale a partecipare a un’indagine imparziale.
Durante la riunione, il Comitato ha espresso cordoglio per le vittime civili e ha recitato una preghiera in loro memoria. Il NSC ha ribadito il diritto del Pakistan all’autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, affermando che la risposta arriverà “nel momento e nel modo scelto da Islamabad”.
Le forze armate sono state autorizzate a prendere “le misure necessarie” per difendere la sovranità nazionale. Il comunicato si conclude elogiando la rapidità e il coraggio dimostrati dai militari pakistani nella reazione immediata agli attacchi, sottolineando che “l’intera nazione è unita e pronta a rispondere a ogni nuova provocazione indiana”.