Afghanistan, donne abbandonate dal regime: Londra denuncia violenze sistemiche
Quasi la metà delle donne sposate in Afghanistan subisce violenze fisiche. Lo ha denunciato la Missione del Regno Unito in Afghanistan, che cita dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Oltre agli abusi fisici, le donne afghane devono affrontare anche maltrattamenti psicologici e, in minor misura, violenze sessuali.

In un post pubblicato il 13 maggio sulla piattaforma X, la Missione britannica ha specificato: “Il 46% delle donne sposate afghane è vittima di violenze fisiche, il 34% di abusi psicologici e il 6% di violenze sessuali.” Nel messaggio è stato anche sottolineato il ruolo fondamentale degli uomini nel contrastare questa realtà. Viene citato un giovane di 29 anni di Paktika, Adam, che ha dichiarato: “Sostenere le donne e le ragazze non è segno di debolezza, ma di carattere. Dobbiamo essere loro alleati e difensori dei loro diritti.”
La denuncia arriva in un contesto sempre più difficile per le donne afghane. Un recente rapporto del Afghanistan Analysts Network ha evidenziato come, sotto il regime dei talebani, il divorzio per le donne sia praticamente impossibile. Inoltre, il divorzio continua a essere considerato un motivo di vergogna nella società afghana, aumentando l’isolamento e la vulnerabilità delle donne che subiscono abusi.
La situazione generale delle donne in Afghanistan, già gravemente compromessa, continua a peggiorare a causa delle restrizioni imposte dai talebani sui diritti fondamentali femminili, dall’istruzione al lavoro, fino alla libertà di movimento.