Nel fine settimana il Regno Unito ha registrato un nuovo record di arrivi via mare: ben 1.194 migranti sono sbarcati sulle coste inglesi in un solo giorno, sabato, attraversando la Manica su 18 piccole imbarcazioni. È il numero più alto del 2025 finora e rappresenta una sfida significativa per il governo guidato dal Partito Laburista, che aveva promesso un giro di vite su questi arrivi irregolari.
La maggior parte delle persone arrivate ha immediatamente presentato domanda di asilo. In base alla legge britannica, saranno ospitate nel Paese in attesa che la loro richiesta venga esaminata, un processo che può durare diversi mesi. Chi riuscirà a dimostrare di fuggire da guerre o persecuzioni potrà restare legalmente nel Regno Unito.
Secondo i dati ufficiali, nel solo 2024 sono entrate nel Paese circa 37.000 persone attraversando la Manica illegalmente. Un incremento notevole rispetto allo stesso periodo del 2023 (+95%) e del 2022, che detiene comunque il record assoluto con 46.000 arrivi.
Il ministro della Difesa, John Healey, ha ammesso in un’intervista a Sky News che “il Regno Unito ha perso il controllo delle sue frontiere negli ultimi cinque anni”. Ha poi aggiunto che è fondamentale applicare un nuovo accordo con la Francia, che prevede il fermo dei migranti già nelle acque basse, prima che si allontanino dalla costa francese.
Healey ha descritto le spiagge francesi come “scene da stazione dei taxi”, con centinaia di persone in attesa di salire a bordo dei gommoni.
Dietro questi viaggi si nascondono gruppi criminali specializzati nel traffico di esseri umani. Il Ministero dell’Interno britannico ha ribadito l’impegno a smantellare queste reti e a perseguire i responsabili.
Intanto, la questione migrazione sta alimentando il consenso per Reform UK, partito di estrema destra e anti-immigrazione. Nonostante oggi abbia solo 5 seggi in Parlamento, i sondaggi lo danno in forte crescita, segno che il tema continua a pesare sulle scelte degli elettori.
Per cercare di gestire meglio la situazione, Londra e Parigi hanno intensificato la cooperazione nelle operazioni di controllo del Canale e lo scambio di informazioni tra le forze dell’ordine. Ma per molti osservatori, le misure attuali non sono ancora sufficienti.