Nove città italiane lanciano il piano da 40 miliardi per la neutralità climatica

Città italiane verso zero emissioni: 40 miliardi di investimenti per la neutralità climatica entro il 2030

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Roma, 11 giugno 2025 – Nove città italiane hanno portato oggi a Roma la loro tabella di marcia per azzerare le emissioni entro il 2030, chiedendo al Governo un “tavolo permanente” per trasformare gli attuali 4,8 miliardi di fondi Ue già mobilitati in un piano da 40 miliardi di investimenti pubblici-privati. L’incontro, ospitato nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano (Camera di Commercio, piazza di Pietra) dalle 10 alle 13, ha fatto da ponte tra Bruxelles, Palazzo Chigi e i municipi italiani coinvolti nella Missione europea “100 città intelligenti a impatto climatico zero”.

Nove città italiane lanciano il piano da 40 miliardi per la neutralità climatica
Nove città italiane lanciano il piano da 40 miliardi per la neutralità climatica

Le nove protagoniste

Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino sono le uniche città italiane ammesse al programma Ue. Insieme hanno già messo a punto oltre 1.000 azioni di decarbonizzazione e raccolto l’adesione di 600 partner tra imprese, università e terzo settore.

Che cosa chiedono al Governo

Durante il confronto con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, i sindaci — da Matteo Lepore a Roberto Gualtieri — hanno consegnato quattro raccomandazioni chiave:

  1. Coordinamento multilivello per allineare le norme italiane alle direttive Ue.
  2. Tavolo nazionale sui dati per monitorare in modo trasparente le politiche locali.
  3. Spinta alle comunità energetiche con regole semplificate e incentivi stabili.
  4. Canale unico sui finanziamenti per superare gli ostacoli burocratici.

Perché conta per il territorio

È in gioco molto più delle classiche “buone pratiche verdi”: i contratti climatici mettono sul piatto risorse paragonabili a una manovra finanziaria di medio livello. Se il modello fosse esteso alle altre città metropolitane, l’impatto sui cantieri edili, sull’innovazione energetica e sull’occupazione locale sarebbe decisivo in un momento in cui l’economia cerca di riconvertirsi senza perdere posti di lavoro qualificati.

La voce dei sindaci

«Le nostre comunità vivono già sulla propria pelle i costi della crisi climatica. Abbiamo bisogno di norme più snelle e incentivi mirati», ha ribadito il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ricordando che solo il capoluogo emiliano ha in pipeline 11 miliardi di euro di investimenti tra pubblico e privato.

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