Acqua che si fa pioggia; che diventa mare; che si rifà pioggia. Quante sono le forme dell’acqua?
Galleggiando sulla distesa di ciò che è rimasto, scorre la storia della famiglia di Pietra, mentre lei se ne sta
aggrappata al suo bastone a tre teste con la treccia bianca sulle spalle curve e un groviglio nero che le
stringe l’anima.
A raccontarla è sua nipote, una bambina di otto anni. Piccola e già grande.
Masculazzu, la chiamano. Sì, è un maschiaccio, Viola. Per gli adulti e per i suoi coetanei. E lei lo sa di non appartenere ai bambini nati per essere bambini e senza nessuna prova da superare, nessun conto da far tornare a gruppi di tre, nessuna tabellina del tre da ripetere per rimettere a posto il caos di tutte le cose. Non è come loro, lei si è già rotta.
Ha assaggiato il dolore – le bocche spalancate di pietra e calcare e il tanfo marcio della piena di acqua, terra e fango che in primavera ha inghiottito tutto il suo mondo – e ha imparato che bisogna sapere quando è necessario ridurlo in goccia, questo dolore. In gocce d’acqua, la stessa acqua che toglie e dà la
vita. Salvezza e abisso. Basta solo fidarsi, dell’acqua, della terra. E del proprio sangue.
dal editore Kalós – Anno 2023
Autrice
Erica Donzella (1988) è scrittrice, editor, libraia, direttrice didattica di Aleph – Scuola di scrittura. Insegna editoria e scrittura. È autrice di poesia, saggi e romanzi. Tra le sue ultime pubblicazioni: Quando cadranno i rumori (Scatole parlanti, 2019), Labyrinthos. Un modello di scrittura (Villaggio Maori Edizioni, 2021), Scrusciu (Samuele Editore-Pordenonelegge, 2022).