Francia: rapporto denuncia infiltrazioni islamiste nelle scuole e amministrazioni locali

Francia: rapporto denuncia infiltrazioni islamiste nelle scuole e amministrazioni locali

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Un recente rapporto consegnato al presidente Emmanuel Macron ha lanciato un serio allarme sulla presenza dell’islamismo politico all’interno delle istituzioni francesi. Il documento, redatto da due alti funzionari statali, denuncia un fenomeno chiamato “entrismo”, ovvero l’infiltrazione sistematica di gruppi legati alla Fratellanza Musulmana in scuole, amministrazioni locali e associazioni.

A differenza del “separatismo”, dove si tende a creare comunità parallele distaccate dalla società francese, l’entrismo agisce dall’interno: punta a modificare le istituzioni repubblicane sfruttando le regole democratiche e mantenendo un’apparenza di integrazione. Secondo una fonte dell’Eliseo, si tratterebbe di una strategia “dal basso verso l’alto”, che richiede dissimulazione e pazienza.

Islamismo e Repubblica il dossier che divide la politica francese
Islamismo e Repubblica il dossier che divide la politica francese

Il ruolo della Federazione dei Musulmani di Francia

Nel mirino del rapporto c’è la Federazione dei Musulmani di Francia (FMF), indicata come principale rappresentante della Fratellanza Musulmana nel Paese. Secondo i dati raccolti, la FMF gestisce direttamente 139 luoghi di culto, con altri 68 affiliati, pari a circa il 7% del totale nazionale. Inoltre, controlla oltre 280 associazioni attive in ambiti come sport, istruzione e beneficenza, oltre a 21 scuole private.

L’obiettivo, secondo il documento, è creare dei veri e propri “ecosistemi locali” che accompagnino i musulmani dalla nascita fino alla morte, imponendo gradualmente codici religiosi più rigidi, come l’uso diffuso del velo islamico tra le ragazze, alcune anche molto giovani.

La FMF ha respinto con forza ogni accusa, definendo il rapporto una manovra per stigmatizzare l’intera comunità musulmana. “Confondere Islam e islamismo politico è pericoloso e dannoso per la Repubblica”, ha dichiarato l’organizzazione.

Le reazioni politiche

Il rapporto ha riacceso il dibattito sulla laicità dello Stato francese, pilastro fondamentale della Repubblica. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau, neo-leader del partito conservatore Les Républicains, ha parlato di un islamismo “sotterraneo” che punta a imporre progressivamente la sharia nella società francese. Retailleau ha anche espresso preoccupazione per la possibile nascita di liste elettorali “islamiche” in vista delle elezioni municipali del prossimo anno.

Di contro, il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha denunciato un clima di “islamofobia istituzionale”, accusando l’Eliseo di dare credito a teorie “deliranti” promosse sia dall’estrema destra che da settori conservatori.

Un fenomeno europeo?

Il rapporto, frutto di sopralluoghi in dieci regioni francesi e quattro paesi europei, sostiene che la Fratellanza Musulmana stia cercando nuove basi in Europa dopo la perdita di influenza nel Medio Oriente e Nord Africa. Il documento parla anche di finanziamenti provenienti da Turchia e Qatar per sostenere questa strategia.

Secondo gli autori, l’organizzazione ha adattato il proprio messaggio all’Occidente, presentandosi in modo moderato ma con l’obiettivo di radicare tradizioni mediorientali all’interno delle democrazie europee

LEGGI ANCHE