TEHERAN – Mercoledì, presso la Casa dei Giornalisti della capitale iraniana, si è tenuta una cerimonia dal titolo Red Subjects, per commemorare i giornalisti palestinesi uccisi durante l’offensiva militare israeliana su Gaza.
All’evento hanno partecipato reporter veterani, documentaristi e attivisti dell’informazione, che hanno reso omaggio ai colleghi caduti e ribadito il ruolo fondamentale dei media nel raccontare la verità, soprattutto nei contesti di guerra.
Dall’inizio degli attacchi israeliani nell’ottobre 2023, decine di giornalisti palestinesi hanno perso la vita mentre svolgevano il loro lavoro, spesso ben identificabili grazie ai giubbotti con la scritta “Press” e presenti in aree riconosciute come sedi stampa.
Le continue operazioni militari, che Israele porta avanti ignorando le pressioni internazionali per un cessate il fuoco, hanno causato finora quasi 55.000 vittime tra i palestinesi. Secondo fonti locali, la maggior parte dei morti sono donne e bambini.
In parallelo, Teheran ha ospitato anche una cerimonia per premiare i vincitori di una campagna mediatica e di un festival della stampa chiamato Ghoghnoos Ghalam, “La Fenice della Penna”. L’iniziativa ha voluto commemorare i più di 200 giornalisti uccisi a Gaza. Giornalisti, fotografi e creatori di contenuti digitali hanno partecipato con un obiettivo comune: trovare modi efficaci per raccontare al mondo il genocidio in corso nella Striscia.
