Matrimoni precoci vietati a Islamabad il Pakistan approva una legge storica per proteggere le bambine

Il Pakistan sfida i conservatori: approvata la legge contro i matrimoni precoci a Islamabad

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Matrimoni precoci vietati a Islamabad: il Pakistan approva una legge storica per proteggere le bambine

Il Senato del Pakistan ha approvato una legge che vieta il matrimonio infantile nella capitale Islamabad, un passo considerato epocale per la tutela dei diritti delle bambine in un paese dove una ragazza su tre si sposa prima dei 18 anni. La nuova normativa, approvata il 19 maggio, stabilisce che l’età minima per il matrimonio è 18 anni sia per le ragazze che per i ragazzi. In precedenza, per le ragazze era fissata a 16 anni.

La decisione arriva dopo un acceso dibattito parlamentare e una lunga battaglia condotta da attivisti, senatori e organizzazioni per i diritti umani. A favore della legge si è schierata anche la senatrice Naseema Ehsan, che ha raccontato la sua esperienza personale: “Mi sono sposata a 13 anni. Sono stata fortunata, ma molte ragazze non lo sono. Questa legge può salvarle”.

La nuova legge prevede pene severe per chi facilita o impone matrimoni precoci, inclusi famigliari, religiosi e ufficiali di stato civile. I colpevoli rischiano fino a sette anni di carcere. Inoltre, ogni rapporto sessuale con un minore all’interno del matrimonio sarà considerato stupro.

Nonostante l’opposizione da parte di partiti religiosi, che definiscono la legge “contraria all’islam”, la normativa è considerata un segnale forte per il resto del paese, dove la pratica è ancora diffusa. Secondo dati del 2018, il 29% delle ragazze pakistane si sposa prima dei 18 anni, il 4% prima dei 15.

Sherry Rehman, ministra per il cambiamento climatico e promotrice del disegno di legge in Senato, ha definito il voto “una vittoria simbolica contro le resistenze culturali e religiose che per anni hanno bloccato ogni cambiamento”. La legge, infatti, era stata presentata già tre volte negli ultimi sette anni, ma sempre respinta o ignorata.

Sherry Rehman, ministra per il cambiamento climatico in Pakistan
Sherry Rehman, ministra per il cambiamento climatico in Pakistan

Le ragazze costrette a sposarsi troppo presto sono spesso costrette ad abbandonare la scuola e più esposte alla violenza domestica, a problemi di salute e a gravidanze rischiose. Secondo l’ONU, in Pakistan una donna muore ogni 50 minuti per complicazioni legate alla gravidanza.

L’approvazione della legge è stata accolta con favore anche dalle Nazioni Unite. “È un segnale di speranza in un mondo dove i diritti delle donne stanno subendo gravi battute d’arresto”, ha dichiarato Jamshed Kazi di UN Women Pakistan.

Ora la speranza è che anche le altre regioni del paese seguano l’esempio di Islamabad e del Sindh, dove leggi simili sono già in vigore.

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